Grande delusione per Kevin Magnussen, costretto al ritiro per un errore dei meccanici che lo ha privato di un grande risultato nel primo gran premio della stagione.
È un Kevin Magnussen molto deluso quello che commenta quanto accaduto all’esordio stagionale. Il pilota danese è stato costretto al ritiro nel corso del 22° giro, appena rientrato in pista dalla sosta ai box, per via di un errore nel fissaggio della ruota posteriore sinistra. Stesso identico destino è toccato anche al suo compagno di squadra Romain Grosjean. Magnussen era stato fino a quel momento l’autentica rivelazione del gran premio, fin dalla partenza in cui aveva scavalcato Verstappen prendendosi la quarta posizione, e poi difendendola dagli attacchi dello stesso pilota della Red Bull. Magnussen non nasconde l’amarezza per il risultato sfumato: “é davvero dura mandare giù quanto successo, per tutto il team. Avere entrambe le vetture che non hanno finito la gara mentre si trovavano in posizioni davvero ottime, è un colpo al cuore”. Come però dichiarato anche dal suo compagno di squadra, rimane molto fiducioso riguardo l’immediato futuro: “saremo ancora al top, torneremo a lottare. Sono abbastanza deluso in questo momento, ma lo supereremo”.
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Kevin Magnussen, al suo secondo anno al volante della Haas, era stato costretto al ritiro anche nel Gp di Australia del 2017. Va però ricordato che proprio su questo tracciato, al suo esordio in Formula 1 nel 2014 con la McLaren, aveva ottenuto un clamoroso secondo posto.
La vettura si è dimostrata molto competitiva e affidabile, sia in qualifica che in gara. La fornitura di motori e componenti da parte di Ferrari sembra davvero essere l’arma in più del team statunitense per prevalere nella lotta a centro gruppo, anche se, per quanto visto in pista, tornare a casa dall’Australia con 0 punti è un risultato negativo che non rispecchia i valori mostrati durante tutto questo primo weekend di gara.