Se da una parte, un team gioisce per la vittoria, piantando un vessillo modenese, in quella fu, per anni, terra di dominio tedesco, dall’altra c’è, appunto, lo sconfitto, rabbioso e costretto alla ritirata come nelle più classiche storie dell’alto medioevo.
Toto Wolff, che dalle interviste rilasciate alla tv austriaca, pare un Orlando Furioso moderno: dapprima diplomatico, la cui sua arte oratoria era uno dei punti di forza della scuderia, poi rabbioso, impulsivo e talvolta scurrile, dopo lo scorso weekend, sintomo che la squadra è sotto pressione e che la lezione inflitta da Ferrari brucia.
La rabbia di Toto Wolff è stata appresa durante le interviste nel post gara alla tv austriaca, il quale ha esordito così: “Per noi è un risultato di mer*a, dobbiamo darci una svegliata!“. Sinonimo che il boccone amaro, in una prima impressione, sembri scendere poco. Poi calmandosi ha continuato: “Era una pista adatta a noi ed invece abbiamo commesso tanti piccoli errori per tutto il weekend. Sin dall’inizio. Era un tracciato dove dovevamo massimizzare i punti e invece…”.
E invece è stata una trasferta difficile per il team tedesco, il quale, ha peccato di troppa sicurezza nei propri mezzi, credendo che nonostante gli step evolutivi di Renault e Ferrari fossero ancora i migliori sul dritto nonostante i 5000km di vita dei propulsori di Bottas e Hamilton, di fare troppo affidamento alle statistiche, ovvero agli score ottenuti in Canada negli ultimi quattro anni e forse, appunto di sottovalutare la concorrenza anche dal punto di vista telaistico e aerodinamico. Difatti ha poi affermato che “la Ferrari che ha dimostrato di avere la macchina più veloce in qualifica e in gara. Sono venuto a Montreal aspettandomi che ci saremmo esibiti con forza ottenendo i migliori piazzamenti e il risultato di oggi, invece, è un’ulteriore lezione per noi poiché ci siamo basati sulle prestazioni delle altre squadre nelle passate edizioni.”

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Il team principal austriaco è poi apparso sbalordito della vicinanza fra i 3 top team:;“Quest’anno come non mai è difficile prevedere quale squadra possa dominare in un determinato GP. Il team vincente quest’anno sarà colui che commetterà il minor numero di errori,;svilupperà telaio e motore in modo più efficace e troverà il giusto equilibrio tra prestazioni e affidabilità ad ogni gara. Oggi, la tabella dei giri più veloci ha mostrato tre squadre entro 0,15 secondi e questa è la cosa sbalorditiva del mondiale 2018.”
Infine, però, Wolff confida nel riscatto della squadra in vista del Gran Premio di Francia del prossimo;24 giugno: “Questo risultato è stato un campanello d’allarme per tutti nel team. Ora dobbiamo rimetterci a lavorare nel modo giusto, capire dove possiamo trovare più prestazioni e ottenere il riscatto a Paul Ricard tra due settimane.”