I tanti inconvenienti che hanno condizionato lo storico ritorno della Formula 1 a Las Vegas hanno attirato anche diverse critiche, per un Venerdì che si è rivelato ben presto un incubo per scuderie e piloti.
Il Venerdì di Las Vegas non verrà sicuramente ricordato come un successo. Dopo l’enorme investimento fatto per trasformare la città del Nevada in un modernissimo circuito di Formula 1, un banale problema con un tombino ha scombussolato il programma del fine settimana con la prima sessione di prove libere cancellata dopo pochi minuti e la seconda iniziata con due ore e mezza di ritardo.
GP Las Vegas, un Venerdì terrificante attira numerose critiche
“Purtroppo hanno preso un po’ di schiaffi in faccia e la Ferrari ha preso più di uno schiaffo sulla carrozzeria”, ha dichiarato Martin Brundle a Sky Sports. “Davvero imbarazzante. È un circuito cittadino, il secondo circuito più lungo del calendario”.
“È un problema che abbiamo avuto nel corso dei decenni soprattutto sui circuiti cittadini, ma anche su circuiti più tradizionali come Kuala Lumpur e la Cina, ad esempio. Si tratta quindi di un problema ben noto”.
“Sono sorpreso che questo tipo di problema non sia stato risolto prima. Ovviamente la Strip di Las Vegas è stata riasfaltata sul lato della pista. Sembra che questi tombini siano stati coperti, ma il risucchio di queste macchine li ha attirati. Fernando Alonso l’ha visto e ci è passato intorno, e poi ha letteralmente strappato il fondo della Ferrari di Carlos Sainz”.
Un piccolo buco ha causato danni enormi alla SF23 dello spagnolo, che è riuscito a prendere il via della seconda sessione di libere solamente grazie alle due ore e mezza di ritardo, necessarie per poter mettere una pezza ai problemi delle FP1.
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”Credo che vogliano cercare di trovare una soluzione stasera e metterla in pratica per domani”, aggiunge Brundle. ”Appena l’ho visto ho pensato: “Ci vorrà un’eternità per risolvere i problemi”.
”Dovrebbero mettere qualcosa, un tipo di resina o di cemento a presa rapida. Ma quanto veloce è? Non fa esattamente caldo qui fuori stasera. Avrebbero dovuto dire: ‘Abbiamo un problema sostanziale. Fermiamoci, sistemiamolo e corriamo domani”.
Come da cultura americana, però, the show must go on, con i marshall che hanno ovviato al problema applicando del cemento a presa rapida e del bitume. La seconda sessione, fortunatamente, si è svolta senza intoppi, anche se i dubbi restano. Oltre il danno però anche la beffa per Sainz, che dovrà scontare anche 10 posizioni in griglia per sostituzione di componenti.
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