Si è svolta nel pomeriggio di venerdì la seconda sessione di prove libere valida per il Gran Premio del Bahrain 2019 sul circuito del Sakhir, nel deserto degli emirati. Durante la simulazione dei team per quanto riguarda il passo gara sono arrivati i primi riscontri sul potenziale delle vetture, andiamo a vedere i dati con l’aiuto della nostra consueta infografica. Analisi passo gara gp bahrain

Vettel primo, ma di un soffio
È Sebastian Vettel a ottenere la media migliore dei suoi tempi significativi e il 100% del performance index. Il tedesco (autore anche di un testacoda durante il primo giro della sua simulazione con gomme Soft) si è dimostrato poi costante e veloce sul compound medio, candidandosi per essere l’uomo da battere domenica, ma non avrà per nulla vita facile.
Bottas in agguato
Infatti Valtteri Bottas è subito dietro a soli 33 millesiimi e al 97.9% di indice di performance. Il finlandese è stato autore di una simulazione regolare e se vogliamo anche più significativa di quella di Vettel, con più giri e senza l’errore che invece ha rovinato il primo stint della Ferrari numero 5. L’andamento dei tempi di Bottas poi è da manuale, con i tempi sempre costanti che salivano col degrado gomme (il posteriore al Sakhir soffre parecchio di degrado, anche se Pirelli ha portato le mescole più dure a disposizione). Insomma, Bottas quest’anno sembra non voler scherzare e appare anche qui pronto ad essere protagonista.
Leclerc non è da meno
Anche l’altro Ferrarista Charles Leclerc è vicinissimo, a soli 77 millesimi da Vettel e 44 da Bottas col 95.2% di indice di performance. Autore di una bella sessione regolare il monegasco sembra aver preso confidenza con la vettura e trovarsi a suo agio tra le dune del deserto. Suo anche il “giro veloce virtuale” con uno strepitoso 1:33.7 nel giro di attacco del secondo stint, non ci meraviglieremmo di un suo exploit sia in prova che in gara.
Verstappen in sordina, ma a solo 1 decimo
L’ultimo del gruppo di testa è Max Verstappen, che con la sua media ad appena 1 decimo da Vettel e soprattutto con una media giri incredibilmente costante suona la campana: la RedBull appare quella che come sempre sa far durare di più i suoi pneumatici, potrebbe essere un’arma determinante sulla distanza domenica. L’olandese è sicuramente da non sottovalutare.