Brucia ancora la scottante eliminazione dell’Italia calcistica dai prossimi mondiali di Russia 2018, ma c’è un’altra nazionale, non meno importante, che si appresta a incominciare una stagione colma di aspettative. Piloti italiani
È l’Italia del motorsport, un cuore pulsante di passione, eccellenza, aziende leader nei loro settori, menti brillanti e piloti audaci, presente in ogni sfumatura nel meraviglioso panorama motoristico internazionale.
Chi sostiene che il tricolore automobilistico viva un momento di crisi a causa dell’assenza di piloti italiani nella massima serie, dovrebbe allargare i propri orizzonti e togliersi il cappello davanti a quelli che rappresentano i nostri colori nel mondo. Si sono vissuti momenti più prosperi e l’obiettivo deve rimanere il tornare ai fasti di un tempo, ma il decennio attuale rappresenta un più che valido punto di ripartenza.
Cominciando dalla Formula 1, la prossima stagione vede una Ferrari in prima linea nella lotta all’iride con una SF71H progettata da uno squadrone di ingegneri italiani che già hanno dimostrato di non avere nulla in meno rispetto agli altisonanti nomi inglesi. Una Ferrari che fornisce i propulsori ad Haas, vettura largamente progettata nel nostro paese, e alla Sauber, che quest’anno ha l’onore di riportare alle corse un’altra leggenda italiana, l’Alfa Romeo.
Guai a dimenticare la Toro Rosso, scuderia 100% italiana con sede a Faenza che molti però tendono a considerare straniera quando i risultati tardano ad arrivare.
Lasciando la Formula 1 troviamo i nostri giovani Fuoco e Ghiotto presenti in Formula 2 , una categoria che vede impegnate anche due scuderie italiane, la Trident e soprattutto la Prema, da anni ai vertici nella seconda e nella terza Formula.
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Passando alle ruote coperte i nostri colori sono ancora più presenti. Già, i colori: mentre la nazionale calcistica s’identifica con l’azzurro, quella del motorsport indossa una divisa principalmente rossa con delle tonalità di verde, bianco, azzurro e arancione.
Le verdi Lamborghini infatti sono state trionfatrici nel 2017 nel Blancpain GT Series e nel GT Open rispettivamente con Mirko Bortolotti e con l’accoppiata tutta italiana Giovanni Venturini-Imperiale Racing, rilanciando la sfida per la prossima stagione. Bortolotti che meno di tre mesi fa ha sbancato anche a Daytona vincendo la celebre 24 ore, la stessa vinta da Max Angelelli nel 2017 e che Alex Zanardi disputerà l’anno prossimo con la BMW M8 GTE.
Anche la Ferrari ha vinto tra le Gran Turismo nella passata stagione con AF Corse e Alessandro Pier Guidi, portando a Maranello i titoli mondiali endurance piloti, squadre e costruttori. AF Corse, oltre a partecipare ad altre competizioni nazionali e internazionali prenderà parte ancora al prossimo WEC e alla 24 ore di Le;Mans, dove dovranno vedersela con un altro colosso italiano, Gimmi Bruni al volante della Porsche 911 a motore centrale. Alla 24 ore più famosa del mondo ci sarà un altro team tutto italiano, Villorba Corse con la Dallara;LMP2, che con Lacorte-Bellicchi-Sernagiotto prenderà parte anche alla European Le Mans Series.
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Come dimenticare poi Simone Faggioli, leggenda vivente delle cronoscalate con 12 titoli italiani e 10 campionati europei,;che quest’anno si appresta alla sfida più grande e stuzzicante della sua carriera: la Pikes Peak.
Il rinnovato mondiale turismo potrebbe riservare altre soddisfazioni per i nostri colori con l’inossidabile Gabriele Tarquini con un team italiano, il BRC;Racing Team, e Fabrizio Giovanardi che torna al volante di un Alfa;Romeo nel mondiale turismo sempre con una scuderia made in Italy, la Romeo Ferraris. Giovanardi e Alfa Romeo, una coppia che si ricompone dopo le eroiche gesta nel superturismo degli anni ’90 contro i colossi tedeschi. Ed è proprio in terra tedesca nel DTM che un Italo-svizzero tenta il colpaccio: si tratta di Edoardo Mortara,;il quale sarà impegnato anche in Formula E assieme a Luca Filippi.
Ma i colori italiani non si fermano solo nei confini europei, con Quintarelli e Caldarelli ai vertici anche nel Super GT giapponese.
Si sono corse solo le prime gare dei campionati a due ruote che già piovono inni italiani dai podi di tutto il mondo.
Così come la Ferrari, la Ducati e Andrea Dovizioso provano a conquistare un titolo mondiale MotoGP sfumato all’ultima gara della scorsa stagione. Quello che è appena cominciato è il campionato più lungo di sempre, con ben 19 appuntamenti sparsi in 5 continenti.
In questo lungo viaggio non sarà solo Dovizioso a fare da portabandiera,;ma verrà aiutato dai vari Rossi, Petrucci, Morbidelli, Iannone e i ragazzi del team Aprilia. E se un giorno qualcuno di loro decidesse di smettere? Ecco che prenderebbero il loro posto gli scalpitanti giovani della Moto;2 e della Moto;3: Locatelli, Pasini, Baldassarri, Marini, Bagnaia, Fenati, Fuligni, Corsi, Manzi, Bulega, Foggia, Bezzecchi, Arbolino, Migno, Di;Giannantonio, Antonelli, Bastianini e Dalla Porta, supportati da altrettanto numerosi team italiani.
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È cominciato alla grande per i nostri portacolori anche il mondiale Superbike, con una doppia vittoria in Australia di Marco Melandri e della Ducati. Cambia la categoria ma l’obiettivo per la scuderia di Borgo Panigale resta lo stesso: strappare il titolo mondiale a una Kawasaki inarrestabile. Oltre a Ducati e Aprilia, una delle quali vede in sella il nostro Lorenzo Savadori, alla superbike prende parte l’ennesima moto italiana, la MV Augusta.
E che dire poi di Antonio Cairoli, eroe vivente delle due ruote off road tanto quanto Valentino;Rossi lo è per i tracciati asfaltati: con nove titoli mondiali motocross già in bacheca,;il 2018 potrebbe essere l’anno della consacrazione definitiva con il 10° titolo.
Oltre ai piloti e alle squadre vi sono anche Brembo, Magneti Marelli, Pirelli e Dallara, aziende italiane che ogni anno realizzano la componentistica di molte vetture,;e in alcuni casi di tutte, delle principali categorie motoristiche internazionali: Formula 1, Formula 2, Formula 3, GP3, WRC,;WEC, Nascar, Indycar, Formula E, MotoGP e Superbike, solo per citarne alcune.
Una nota infine per le bellissime immagini che fanno invidia al mondo provenienti ogni anno da Monza,;Misano, Imola, Mugello e Sardegna quando si corrono gli appuntamenti dei campionati più prestigiosi del continente. Quest’anno inoltre il DTM approda nuovamente a Misano e tra meno di un mese sarà anche la prima volta per la Formula;E a Roma, dove i biglietti sono esauriti da tempo.
Non è per cattiveria se non sono stati citati tutti i piloti, le squadre e le aziende che gareggiano nei vari campionati,;bensì per mancanza di righe e parole sufficienti a ringraziare chi ogni giorno porta in alto nel mondo non solo l’Italia sportiva,;ma anche le nostre aziende, i nostri ingegneri, i nostri studenti e la nostra passione, esportando l’idea della qualità made in Italy. Grazie ragazzi e forza azzurri!