Nonostante Ferrari abbia provato ad appellarsi per evitare la penalità di 10 posizioni in griglia nel GP di Las Vegas, la FIA non ha fatto sconti a Carlos Sainz, con Ralf Schumacher che si è interrogato sul perché non concedere una deroga al madrileno.
A più di 24 ore di distanza dall’ormai famigerato passaggio ad altissima velocità su uno dei tombini del circuito di Las Vegas, che ha messo K.O la SF23 di Carlos Sainz, sono in molti ad interrogarsi se la penalità inflitta dalla FIA al madrileno sia stata giusta o meno. Ad interrogarsi è anche Ralf Schumacher, il quale ritiene che la federazione avrebbe dovuto concedere una deroga, e permettere al cavallino di sostituire le componenti senza incappare in penalità.
La FIA non risparmia Sainz: Schumacher fortemente contrario alla penalità
“Nonostante il danno sia stato causato da circostanze esterne altamente inusuali, l’articolo 2.1 del Regolamento Sportivo della Formula 1 obbliga tutti gli ufficiali di gara, compresi i commissari sportivi, ad applicare i regolamenti così come sono scritti. Di conseguenza, deve essere applicata la penalità obbligatoria prevista dall’articolo 28.3 del Regolamento sportivo”.
Con tale comunicato, la FIA ha risposto alla domanda che ha tenuto banco per diverso tempo, ovvero perché non concedere una deroga al madrileno, permettendo a Ferrari di sostituire le componenti danneggiate senza incappare in penalità. La scuderia di Maranello, quindi, non ha potuto fare altro che chinare la testa, ed incassare a malincuore le 10 posizioni in griglia.
Interpellato sulla vicenda, Ralf Schumacher ha espresso parecchie perplessità per la decisione presa dalla federazione: “Per quanto possa sembrare assurdo, non c’è alcuna causa di forza maggiore nel regolamento. Trovo incredibile, quasi oltraggioso, che Sainz venga punito due volte”.
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“Purtroppo, al termine della sessione, mi hanno comunicato che avrei preso una penalità di 10 posizioni in griglia per qualcosa di cui non ho colpa e che non ha colpa il team”, ha commentato invece il diretto interessato, una volta appresa la notizia.
“Quello che è successo oggi è un chiaro esempio di come questo sport possa essere migliorato in molti modi. Questo potrebbe chiaramente essere applicato come forza maggiore per non farmi prendere una penalità. In qualche modo, però, c’è sempre chi ha modo di peggiorare la situazione per un individuo. Credo che in questo caso tocchi a me pagarne il prezzo”.
Nemmeno il secondo posto di oggi in qualifica ha fatto tornare il sorriso sul volto del ferrarista, che sarà costretto a scattare dalla dodicesima posizione domani in gara. Quanto accaduto nella giornata di ieri dovrebbe far riflettere, con la federazione che dovrebbe, probabilmente, rivedere il regolamento, e al più presto.
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