Tripudio Cadillac alla 70a 12 ore di Sebring, Corvette torna alla vittoria in GTD-PRO, la Ferrari #47 Cetilar vince al debutto in GTD
La 70a edizione della 12 ore di Sebring non ha certamente mancato in spettacolo. Mentre i primi 3/3 della corsa hanno visto un susseguirsi di incidenti, problemi tecnici e neutralizzazioni, l’ultimo terzo si è svolto completamente sotto bandiera verde, in un’insolita sovversione degli standard IMSA.
Il tutto ha portato a un nuovo record sulla distanza per l’era DPi, 351 giri o 2112 km.
Trionfo totale per Cadillac, che piazza 3 DPi sul podio, ma la strada per arrivarci non è stata facile.
La Cadillac #01 Ganassi, in pole con Bourdais, ha avuto un problema tecnico al cambio da prima del via, chiudendo alla fine a 44 giri di ritardo.
La #48 Ally invece è stata a lungo in lotta con la Acura #10 WTR e la Cadillac #31 AXR, ma con due ore alla fine l’auto di Kobayashi/Lopez/Rockenfeller ha dovuto arrendersi per un lunghissimo cambio d’emergenza dei freni.
L’Acura #10 è parsa competitiva, guidando a lungo la corsa, ma con la lunga fase di bandiera verde è risultato fatale uno stupido drive through preso da Will Stevens per essere passato dalla parte sbagliata dei coni in pit lane, saltando il sensore RFID.
Allora è emersa la Cadillac #02 Ganassi, che pure ha subito una penalità per un contatto con una LMP3.
— Jędrzej Bocian #IMSApl #Sebring12 (@JBocianIMSA) March 20, 2022
Dopo aver scontato la penalità però Bamber va subito all’attacco di Westbrook sulla Cadillac #5, superandolo con poco meno di un’ora alla fine, ma incredibilmente poco dopo commette un grosso errore, andando a sterzare contro la Ferrari #21 di un incolpevole Mann e girandosi in testacoda.
Bamber però rientra in pista 2°, ed è subito all’attacco della Cadillac #5. Con 45 minuti alla fine Westbrook incontra il traffico delle GTD in curva 16, e Bamber approfitta dell’esitazione per effettuare il suo secondo sorpasso.
Chip Ganassi Racing festeggia dunque la prima vittoria alla 12 ore di Sebring e in una gara di durata nell’era DPi, con la #02 di Lynn/Bamber/Jani che ha resistito ai bumps, davanti alla #5 JDC Miller di Vautier/Westbrook/Duval e alla #31 AXR di Derani/Nunez/Conway.
LMP2/LMP3: la password è Ben Keating
Come vincere in LMP2 in IMSA? Semplice, citofonare a casa Ben Keating. Il texano, dopo il 2° posto nella 1000 miglia di Sebring, si è imposto nella 12 ore assieme a Mikkel Jensen e Scott Huffaker sulla #52 PR1. Un dominio quasi incontrastato con un giro di vantaggio davanti alla #29 Racing Team Nederland e alla #18 ERA Motorsport, e questa è anche la 2a vittoria consecutiva nella classica per il team.
La Dragonspeed #81 di Montoya/Sebastian Montoya/Hedman sembrava avere le carte in regola per contrastare la #52, e Sebastian aveva portatato la macchina in testa prima di passarla al padre Juan Pablo. Il campione colombiano però è stato sfortunato, finendo a sandwich tra una LMP3 in testacoda e la BMW #1 Paul Miller, con un ritiro immediato.
In LMP3 vince la #33 Sean Creech Motorsport di Barbosa/Jakobsen/Willsey, in una gara ricchissima di incidenti in questa classe.
GTD-PRO: il ritorno di Corvette
GM deve essere entusiasta dei risultati di questa 12 ore di Sebring, perchè anche Corvette Racing è tornata alla vittoria con la sua C8.R convertita alle specifiche GT3. La #3 di Garcia/Taylor/Catsburg è stata sempre nelle prime posizioni, dominando gran parte della gara.
La Lamborghini #63 TR3 di Mapelli/Caldarelli/Bortolotti giunge seconda, con un eccellente rincorsa di Bortolotti alla fine, con la Corvette di Garcia che però aveva troppo vantaggio, chiudendo con 5 secondi di margine.
Un duello finale tra Gounon e Telitz ha visto il francese spuntarla per la terza posizione per la #97 WeatheTech Racing, con MacNeil e Maro l che si sono uniti sul podio. La Lexus #14 (Barnicotat/Hawksworth/Telitz) invece ha avuto sfortuna, finendo senza benzina a un giro dal termine. Quarto posto per la BMW #24 di Yelloly/Wittmann/Eng, a lungo in lotta con la Corvette, la M4 si è mostrata finalmente competitiva, peccato per il problema al cambio nell’ultima ora. La Porsche #9 Pfaff di Campbell/Nasr/Jaminet è stata a volte in testa, ma comunque non competitiva come a Daytona.
Sfortuna per la Ferrari #62 Risi Comeptizione, in pole position, ma attardata di 8 giri dopo un problema al servosterzo nelle prime ore.
GTD: Cetilar Racing vince al debutto a Sebring
La Ferrari #47 Cetilar Racing di Roberto Lacorte/Giorgio/Sernagiotto/Antonio Fuoco trionfa a Sebring, nella stessa maniera della Cadillac #5 lo scorso anno: concentrando errori e incidenti nei primi 2/3 di gara, per poi andare all’assalto della vittoria malgrado la macchina incidentata alla fine.
La griglia GTD ha perso pure parecchi protagonisti per affidabilità: subito fuori gara la #16 Wright che partiva dalla pole per una sfilza di problemi tecnici, mentre con 5 ore alla fine la Mercedes #57 Winward ha avuto problemi alla batteria.
Cetilar ha avuto un’inizio certamente difficile, con il fondatore Roberto Lacorte che ha descritto Sebring come la pista più difficile della sua cerriera da gentleman. In tutto contiamo un testacoda, seguito da un’uscita di pista, un drive-through per unsafe reentry, un altro per eccesso di velocità in pit lane nelle prime 5 ore di gara. Tutto sembrava finito quando con 6 ore e mezzo alla fine Giorgio Sernagiotto si è girato andando contro le barriere, ma una serie di Full Course Yellow ch hanno fatto recuperare un giro e il fantastico lavoro dei meccanici AF Corse, che hanno riparato il tutto con lo scotch e sostituito una portiera ha riportato la Ferrari in lotta.
12 ore sebring
La velocità di Fuoco ha portato rapidamente la #47 dietro alla BMW #96 del Team Turner, in testa, ma lì è giunto un errore del pilota ufficiale Ferrari, che ha mandato poco diplomaticamente in testacoda il veterano. Dopo il drive through però la costanza di Sernagiotto e poi di nuovo Fuoco sono stati semplicemente troppo per la concorrenza, con la #28 Alegra di Maxi Goetz costretta pure a fermarsi per un problema all’alternatore, e la #70 Inception Racing penalizzata durante la fase di bandiera verde.
Il sorpasso decisivo è giunto proprio su Bill Auberlen con un’ora e mezzo alla fine, un sorpasso stavolta pulito, e da lì Fuoco ha costruito 40 secondi di vantaggio sul secondo, la Mercedes #32 Gilbert Korthoff (Skeen/McAleer/Juncadella). Chiude il podio la Ferrari #21 AF Corse di Mann/Vilander/Companc, spesso in testa alla gara, mentre per via di un errore del team sui tempi di guida deve accontentarsi del 4° posto la BMW del Turner Motorsports (Auberlen/Foley/Dinan), 2a fino a mezz’ora dal termine. Chiude quinta Inception Racing con Iribe/Millroy/Pepper.
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