Oltre ad aver ammesso di aver clamorosamente sbagliato la decisione nel non penalizzare Max Verstappen per i casi di impeding a Singapore, la FIA ha reso noto che gli episodi verranno cancellati dai database e non creeranno un precedente.
Oltre ad aver ammesso di aver clamorosamente sbagliato la decisione nel non penalizzare Max Verstappen per i casi di impeding a Singapore, la FIA ha reso noto che gli episodi verranno cancellati dai database e non creeranno un precedente. Anche la beffa oltre il danno quindi, con uno stile comunicativo da parte della federazione davvero inspiegabile. Nel tentativo di fare chiarezza su quanto successo, infatti, il risultato che ne è venuto fuori è forse anche peggiore del precedente.
FIA cancella gli impeding di Verstappen dai database e non costituiranno un precedente
“Uno degli steward del GP di Singapore ha ammesso, in un incontro con i team manager a Suzuka, che Verstappen avrebbe dovuto subire una penalità in griglia almeno per l’impeeding a Tsunoda, e potenzialmente una seconda penalità per l’incidente nella pit lane”.
Così David Croft nella mattinata di Suzuka ha fatto riscoppiare il caso che fa discutere l’intero paddock da una settimana. La decisione dei commissari di non penalizzare Verstappen in nemmeno uno dei tre casi di impeding nelle qualifiche di Singapore aveva già aizzato la rabbia di tifosi ed addetti ai lavori, ma quanto scaturito dopo ha del surreale.
Matteo Perini, uno dei commissari che ha valutato gli episodi del pilota olandese, ha infatti ammesso che, non solo Max avrebbe dovuto ricevere (almeno) tre posizioni in griglia alla domenica, ma ”ha promesso anche che la decisione di Verstappen non sarà usata come precedente e sarà di fatto cancellata dal database degli incidenti passati a cui gli steward fanno riferimento quando prendono decisioni”.
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Verstappen avrebbe dovuto infatti subire una penalità per l’impeding sull’ultima curva e per aver ostacolato il giro di Yuki Tsunoda, con ulteriori polemiche scaturite per la volontaria decisione di AlphaTauri di non presentarsi a colloquio dai commissari per discutere dell’accaduto.
L’unico punto fermo su cui la FIA resta convinta delle proprie idee è quello legato all’impeding in pit lane. Episodio nel quale il pilota Red Bull è rimasto fermo al semaforo per 14 secondi, mettendo a rischio l’ultimo tentativo di diversi piloti. Perini ha però sollecitato la federazione a regolamentare episodi di questo tipo, in quanto non espressamente vietato dalle regole al momento.
Un modo di gestire quanto successo che fa decisamente acqua da tutte le parti, e che è destinato a far parlare ancora a lungo. Sarebbe forse ora che la FIA inizi a pensare ad un unico pool di commissari presente in tutti e 23 i gran premi, per evitare ulteriori scandali in futuro.
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