A TCFormula 1Interviste

F1 | Button in Red Bull nel 2009: storia di un affare mai concretizzato

Alla luce della docu-serie sulla rocambolesca cavalcata iridata della BrawnGP nel 2009, Jenson Button ha rivelato di aver fatto di tutto per convincere Christian Horner a garantirgli un sedile dopo l’addio di Honda alla F1.

Immaginate un pilota sull’orlo del licenziamento e capace di vincere un clamoroso titolo mondiale pochi mesi dopo con una scuderia neonata e senza alcuna ambizione iridata. É l’incredibile storia di Jenson Button, con l’ex pilota britannico che ha svelato, a poche ore dal rilascio della docu-serie sulla BrawnGP, un interessante retroscena legato a Red Bull risalente al 2009.

Button Red Bull 2009
Quando Button provò in ogni modo a convincere Horner per un sedile Red Bull 2009 @ F1

Quando Button provò in ogni modo a convincere Horner per un sedile Red Bull 2009

“Se pensavo che la BrawnGP avrebbe avuto successo? No, ho cercato di uscirne, perché la squadra non sembrava destinata a esistere”, ha affermato il campione del mondo 2009.

“Così chiesi in giro e il mio manager parlò con Christian Horner per un passaggio in Red Bull e mi dissero: ‘No, tutti i contratti sono stati ultimati’. Quindi pensai: ‘Allora lavoriamo sodo per far sì che questo accada. Trovammo alcune persone interessate a possedere la squadra, ma non credo che sarebbe andata così”.

”L’arrivo di Ross Brawn, che acquistò la squadra per una sterlina, con la sua leadership, fu il motivo principale per cui tutto ciò funzionò”.

Involontariamente, rimanere nella neonata BrawnGP si rivelò la decisione migliore della carriera dell’ex pilota britannico, il quale riuscì a vincere clamorosamente il titolo nel 2009 proprio contro Red Bull contro qualunque pronostico.

“Abbiamo anche dovuto aprire e richiudere la macchina”, ha aggiunto Button. ”La vettura fu realizzata per funzionare con un tipo di motore [Honda] e dovemmo implorare che qualcuno ci desse un motore da inserire”.


Leggi anche: F1 | Scricchiola la posizione di Xavi Marcos: “Se fossi in Leclerc, sarei un po’ infastidito”


Nonostante la BGP001 rappresentò una meteora, Button ritiene che l’incredibile competitività della vettura non fu casuale: “Molti soldi furono spesi per quella macchina. Non è un caso che fummo competitivi nel 2009. Poi fummo costretti ad acquistare un altro motore e i ragazzi fecero un lavoro straordinario per montarlo”.

“Andammo a fare dei test e fummo i più veloci nel primo test. Tutti gli altri avevano fatto dei test per i giorni precedenti. A quel punto scattò la molla e pensammo di avere in mano qualcosa di forte”.

La scuderia fondata da Ross Brawn fu poi ceduta dopo solo un anno a Mercedes, che tornò in Formula 1 dopo l’addio nel 1955. Button passó invece in McLaren nel 2010, formando una coppia tutta britannica insieme a Lewis Hamilton. I risultati nei sei anni trascorsi a Woking non furono però eccezionali, tanto da convincerlo ad appendere definitivamente il casco al chiodo a fine 2016.

Seguici anche sui social: TelegramInstagramFacebookTwitter

Lascia un commento

* By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.