Con il Gran Premio di Germania corso al Sachsenring, la classe regina delle due ruote – assieme alle cadette Moto2 e Moto3 – va ufficialmente al mare in vacanza. E’ quindi tempo di analisi di metà stagione: vediamo insieme come è stata la prima parte del campionato attuale di Danilo Petrucci. analisi metà stagione petrucci
Il Gran Premio di Germania svolto al Sachsenring ha sancito l’inizio della pausa estiva della classe regina delle due ruote. Il campionato di MotoGp, insieme alla Moto2 e alla Moto3, tornerà il weekend del 2-4 agosto per il Gran Premio della Repubblica Ceca. analisi metà stagione petrucci
E’ giunto quindi il momento di fare le prime valutazioni – analisi di metà stagione – di questo Motomondiale 2019 il quale assume sempre più le sembianze di Marc Marquez. Vediamo insieme come è andata la prima parte della stagione di Danilo Petrucci.
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Il pilota della Ducati attualmente occupa la terza posizione della Classifica Mondiale Piloti, a ridosso del suo compagno di squadra Dovizioso. Soltanto 6 punti separano i due ducatisti, mentre notevole è il distacco da Marquez, primo, a +64 lunghezze. Alle sue spalle, Rins distaccato di 20 punti.
Danilo Petrucci ha trascorso gli anni dal 2015 al 2018 in Pramac sotto osservazione continua del team e in particolare di Ducati. Anche per il confronto che inevitabilmente veniva a crearsi con il compagno di squadra, Petrucci ha sempre spinto per dare sempre il meglio di sè e per dimostrare a tutti di meritare quella sella da lui occupata.
Nel 2019 arriva la svolta per il pilota di Terni, quando il team di Borgo Panigale lo annuncia come suo pilota ufficiale al fianco di Andrea Dovizioso. Le premesse di questa sua promozione erano nient’altro che assumere il ruolo da secondo pilota: farsi trovare pronto nella situazioni e sfruttarle in modo da favorire Dovizioso nella lotta per il titolo mondiale contro l’inarrestabile Marquez nonchè collaborare per l’obiettivo massimo di un Costruttore (il titolo).
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Sebbene l’inizio di campionato di Petrucci possa risultare “timido” con ben tre sesti posti ottenuti nelle prime tre gare (Quatar, Argentina, Austin), bisogna considerare una curva di apprendimento e di assestamento che ogni pilota necessita quando si confronta con una nuova realtà. Comprensibili quindi alcuni errori di strategia nella scelta delle gomme così come una guida più cautelare.
Con il trasferimento in Europa del Motomondiale, Petrucci fa un ulteriore passo in avanti con il quinto posto ottenuto a Jerez ed il terzo gradino del podio di Le Mans. Il culmine arriva al Mugello con la sua prima vittoria della classe regina delle due ruote: un successo festeggiato con il cuore, con le lacrime e con i sorrisi di tutto il team. Un successo in grado di dare al pilota italiano la consapevolezza di “essere in grado di vincere” e di essere lì perchè è ciò che gli spetta.
A Barcellona sale di nuovo sul podio, in terza posizione, grazie anche all’aver evitato lo strike di Lorenzo su Dovizioso, Rossi e Vinales. Ad Assen di nuovo sesto. I suoi risultati – costantemente in top sei – hanno convinto la casa bolognese a rinnovare il contratto per il prossimo anno al pilota italiano, ufficializzato prima del Sachsenring dove ha concluso quarto.
Il rapporto con Dovizioso analisi metà stagione petrucci
Danilo Petrucci e Andrea Dovizioso rappresentano la coppia di piloti ideale che ogni squadra vorrebbe avere: nonostante nel motorsport si dica che “il primo nemico sia il tuo compagno di team“, i due sembrano gestire la competitività grazie alla complicità e al rispetto che li lega.
Nel corso dell’anno, Petrucci più volte ha ringraziato pubblicamente Dovizioso per essergli stato vicino nel corso dell’inverno, soprattutto a livello mentale e per averlo accolto nella sua casa come un fratello. Non mancano foto e video sui social dei loro allenamenti insieme che testimoniano quanto detto.
La vittoria al Mugello ottenuta di forza con un coraggioso sorpasso su Dovizioso (e Marquez) è la prova che Petrucci ha sì grande rispetto per il compagno ma ha anche la cattiveria agonistica giusta. Un fattore di cui non deve sicuramente scusarsi.
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Aspettative per la seconda metà di stagione
Nella seconda metà di stagione, le Ducati incontreranno delle piste a loro favorevoli. Fermo restando che il campionato piloti resta una questione privata tra Marquez e se stesso, per Petrucci potrebbero essere lo stesso belle soddisfazioni. Aspettarsi altre vittorie non è certo utopia, specie se il feeling con la moto dovesse migliorare ancora di più. Obiettivo minimo è insidiare Dovizioso in classifica – e magari superarlo – vista la sottile differenza che li separa (6 punti).
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