Aleix Espargaro ha visto una domenica del GP di Argentina all’insegna del numero uno: primo al traguardo, prima vittoria per lui e prima vittoria in MotoGP per Aprilia. Lo spagnolo ha dimostrato un’ottimo ritmo sin dalla giornata di sabato e si è portato a casa una vittoria meritatissima.

GP di Argentina breve ma quasi perfetto per Aleix Espargaro. Lo spagnolo, dopo aver chiuso con il quarto tempo le FP1, nelle FP2 ha segnato il miglior tempo. Insieme alla miglior prestazione in 1.38.244, Aleix ha segnato un passo gara impressionante, non dando scampo agli altri piloti. Le prestazioni di Espargaro nel GP di Argentina sono state poi confermate nelle Qualifiche, dove ha battuto per due decimi Jorge Martin.
In gara, dopo una partenza non perfetta, Aleix ha iniziato un lungo inseguimento che è sfociato, negli ultimi sei giri, in un duello proprio con lo spagnolo di Pramac che, invece, ha goduto di un’ottima partenza. Dopo un paio di tentativi in curva 5 falliti dopo essere andato lungo, lo spagnolo è riuscito a sopravanzare il connazionale e ad allungare verso una meritata vittoria.
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Le parole di Aleix Espargaro
Al parco chiuso: “Sono molto felice. Ci è voluto molto tempo ma è stata una gara speciale, la mia duecentesima in MotoGP. Tutto era pronto e io sono andato forte e avevo un’ottimo passo. Però la pressione era doppia perché tutti dicevano che sarebbe stato facile. Tuttavia, così non è stato. Tutti mi dicevano che avrei vinto facile; ma come avrei fatto!? io non sono abituato e non so gestire la gara stando in queste posizioni. Non è stata una gara semplice, non ho avuto grip per tutta la gara.”
“Onestamente non so se fosse per le temperature o per cos’altro. Però non ho fatto il mio passo e non sono riuscito ad andare come volevo. Ho tentato di fare delle regolazioni cercando una giusta combinazione. Negi ultimi quattro giri ho trovato una quadra e sono riuscito a sorpassare Jorge. Voglio ringraziare tutta la grande famiglia di Aprilia perché credo che lo meritiamo davvero. La cosa più speciale è che siamo anche in cima alla classifica mondiale.”
Ai microfoni di Sky: “Voglio dedicare la vittoria a tante persone. Soprattutto all’Aprilia che ha creduto in me, a Colannino, a romano, a Massimo, a Paolo Bonora e a tutti quelli che lavorano al progetto. Quando sono arrivato in Aprilia c’erano 54 titoli mondiali, ma arrivavamo a un minuto dagli altri, era l’ultima moto, l’ultimo costruttore e nessun top rider voleva venire lì. Ora questo progetto è pian piano cresciuto e abbiamo portato la casa dov’è adesso: in testa al Mondiale, una moto che ha vinto una gara e un progetto che ora ha una credibilità. Voglio ringraziare chi ci ha creduto. Io sono la persona che più ha creduto a questo progetto e devo dire che alla fine è vero che se lavori tanto, i sogni arrivano.”
“Ad Austin non c’è dubbio che io darò il cento percento. Io ho un problema: sto pensando ad Austin, alle cadute dello scorso anno e a come settare la moto; non al fatto di essere felice che ho vinto la mia prima gara. Ad Austin non correremo per la vittoria, ma siamo primi in classifica e dobbiamo prendere più punti possibili prima di arrivare in Europa. Devo dire che Austin, però, è per me nella top tre delle gare più difficili della stagione.”
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