Dopo un inizio sfortunato, Enea Bastianini ha dato vita ad una splendida rimonta nel GP d’Australia di MotoGP, conclusasi con la quinta posizione al traguardo.

Per Enea Bastianini si trattava del debutto nella classe regine sul circuito di Phillip Island, uno dei più belli e difficili del calendario, tornato sulla scena dopo 3 anni di stop causati dal Covid-19. Un inizio un po’ in sordina per il campione del mondo 2020 di Moto2, che però ha pian piano trovato il giusto set-up per la sua Ducati e migliorato il feeling con il tracciato.
Dopo le sventure del sabato, causate dall’assurdo comportamento di Oliveira e che lo hanno costretto a partire dalla P15, anche quest’oggi la buona sorte sembrava aver voltato le spalle ad Enea. Nelle fasi iniziali della gara, gli si è infatti azionato l’airbag ed a causa di tale episodio è addirittura scivolato in P20.
Il riminese non si è però perso d’animo e, come al solito in gara, ha messo in mostra un ritmo grandioso, riportandosi sul gruppo si testa. Ha poi scavalcato Aleix Espargarò, importantissimo in ottica mondiale, le due Ducati Pramac e Luca Marini, issandosi così in P5. Proprio sul rettilineo d’arrivo, ha sfruttato tutta la scia della Desmosedici di Marco Bezzecchi, ma l’arrivo in volata fra i due si è risolto a favore del pilota del team VR46 per appena 23 millesimi!
Phillip Island ha restituito agli appassionati del motomondiale una gara davvero divertente, come non la si vedeva da tempo, e la classifica finale ha davvero dell’incredibile. Basti pensare che i primi sette piloti all’arrivo sono racchiusi in appena 884 millesimi! Per Bastianini, la gara australiana resterà quindi quella dei rimpianti per quello che poteva essere e non è stato, con la fortuna che non l’ha certamente assistito ma a cui poi ha fatto seguito una strepitosa rimonta.
Gli 11 punti della P5 gli consentono comunque di tenere aperta la partita per il mondiale. Ma, a voler essere razionali, è solo la matematica a tenerlo in gioco. I punti di distacco dal nuovo leader, Pecco Bagnaia, sono infatti ben 42 con “soli” 50 ancora da assegnare.
Rientrare nei primi tre del mondiale o addirittura conquistare la piazza d’onore potrebbero rappresentare degli obiettivi realistici. Aleix Espargarò, che dalla caduta di Silverstone sembra aver perso smalto, dista infatti 15 punti. Fabio Quartararo, ormai da tempo entrato in una crisi tecnica senza via d’uscita, è lontano invece 28 lunghezze.
L’altro pilota del team Gresini, Fabio Di Giannantonio, ha terminato in P20, ultimo tra i piloti giunti al traguardo. La sua gara è durata praticamente quattro giri, fin quando la Yamaha di Cal Crutchlow non lo ha speronato alla curva 4, ora intitolata a Jack Miller. Il poleman del Mugello è stato così costretto ad andare lungo e il suo GP d’Australia è formalmente finito lì.
Nel prossimo fine settimana si corre il GP della Malesia. Il circuito di Sepang, pieno di lunghi rettilinei, dovrebbe favorire la potenza del “motorone” Ducati.
Enea Bastianini
“Sono felice a metà perché abbiamo fatto senza dubbio una grande gara, ma partire più avanti avrebbe aiutato e non poco. Anche solo due posizioni avrebbero cambiato la gara. Ad ogni modo siamo contenti, avevamo un gran ritmo e abbiamo recuperato tante posizioni in gara e, perché no, qualche punto in classifica. Rimaniamo in corsa per il mondiale e finché c’è vita, c’è speranza…Ora andiamo in Malesia concentrati per fare bene, anche di sabato”.
Fabio Di Giannantonio
“È un vero peccato perché avevamo trovato un buon setting con la moto e nei primi tre giri lo stavamo dimostrando, inclusa una buona partenza. Purtroppo alla curva 4 del 4º giro, Crutchlow mi ha centrato e sono finito sull’erba. Da lì gara praticamente finita…”.
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