Con la decima vittoria in questa stagione, Marc Marquez e Repsol Honda conquistano in Giappone il campionato costruttori di MotoGp, il venticinquesimo della storia del team nipponico. La loro “storia d’amore” si arricchisce di un ulteriore successo a dimostrazione della grande sinergia creatasi tra pilota, squadra e moto con il merito, secondo il neo otto volte campione del mondo, di “aver trovato il miglior compromesso in tutte le aree.” gp giappone marquez
Foto Repsol Honda Team
Alla bandiera a scacchi del gran premio del Giappone arriva la decima vittoria di Marc Marquez in questa stagione, la quale consegna il titolo costruttori per la venticinquesima volta nella sua storia nelle mani del team Repsol Honda. Al loro matrimonio si aggiungere un ulteriore successo a dimostrazione della grande sinergia creatasi tra pilota, squadra e moto. gp giappone marquez
Il merito di questa grande stagione, secondo le parole del neo otto volte campione del mondo, è quello di “aver trovato il miglior compromesso in tutto“ che ha permesso di dominare nei momenti di maggiore forza ma soprattutto di avere la possibilità di lottare nei momenti meno fortunati.
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In Giappone, Marc Marquez ha condotto una gara prevalentemente di forza, aprendo un gap di oltre due secondi fin dal primo giro, ma anche di tattica, riuscendo ad avere un forte ritmo e gestendo nello stesso tempo tutti i parametri della sua moto. A quasi due giri dal termine, è arrivato l’allarme per l’eccessivo consumo del carburante che però non ha impedito la volata verso l’ennesimo trionfo.
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Le parole di Marc Marquez gp giappone marquez
“Non è stata una gara semplice come invece può sembrare dall’esterno, specialmente perchè ho dovuto spingere fin dall’inizio. La nostra strategia era chiara: stavolta avrei cercato di creare un distacco fin dall’inizio perchè mi sentivo molto forte nel warm-up.”
“In effetti, lo sono stato però onestamente ho iniziato a giocare molto con le varie levette perchè sono arrivato al limite con il carburante. Sono arrivato un po’ impiccato da come avete potuto vedere, è uno dei circuiti peggiori da questo punto di vista.”
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“Ho giocato un po’, ho guadagnato due secondi e alla fine ho ricominciato a giocare con le levette: non è stato facile a livello di guida, perchè dovevi tenere in mente tante cose in moto. Sono però riuscito a gestirle in modo positivo, concludendo la gara al limite. Tutto il team Honda Repsol ha fatto un grandissimo lavoro, anche perchè ha trovato il miglior compromesso in tutto.“
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“Mancava un giro e mezzo ed è comparso l’allarme per il carburante. Ho fatto un giro molto pulito, senza sbagliare, che era quello che potevo fare e alla fine sono arrivato al limite. L’allarme di solito compare quando mancano 2 giri, questa volta è comparso a un giro e mezzo dalla fine e quindi mi sono detto che potevo farcela spingendo.”
“Se avessi avuto Quartararo alle spalle, avrei cambiato strategia gli ultimi dieci giri. La strategia iniziale era quella di aprire un gap ma, nel caso avessi avuto qualcuno dietro a dieci giri dalla fine, gli sarei andato dietro perchè con la scia il consumo di benzina è molto più basso. Invece, avendo due secondi di margine, sapevo che ce l’avrei farcela.”
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“Quest’anno il team sta lavorando molto bene. Soprattutto essere molto costante durante le prove e fare un numero di giri costanti in funzione della gara permette di “pulire” un po’ di più. Sapevo che il passo doveva essere sul 46.2/46.3 perchè se fossi andato più forte il consumo di benzina sarebbe stato troppo elevato; ho visto che in realtà riuscivo a fare 45 alto e ho rallentato.”
“Questa mattina è arrivato il presidente della Honda e mi ha detto: «Voglio il titolo costruttori qui in Giappone» e mi sono detto ironicamente: «Ok, non c’è pressione!». Ma, tornando seri, vincere il titolo qui in Giappone, la casa della Honda, è molto bello!“
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