Per il momento la festa della vittoria in Qatar in casa Ducati è rimandata
Ieri, durante la gara della MotoGP, 4 team hanno fatto reclamo contro la Ducati. I quattro Team che hanno fatto reclamo sono: Honda, Aprilia, Suzuki e KTM. L’unica casa che non ha partecipato a questo reclamo è stata la Yamaha.
Il reclamo è stato fatto a causa di quella appendice che Ducati ha montato nella parte inferiore della DesmosediciGP di Andrea Dovizioso, Danilo Petrucci e Jack Miller.
Questi 4 team hanno presentato il reclamo perché ritengono che quella appendice è stata messa lì non per un effetto di aerodinamica in modo tale da abbassare la temperatura della gomma posteriore, bensì per creare deportanza che è vietata dal regolamento.
Nel corso del week end, questa appendice era stata vista montata solo sulle moto di Petrucci e Miller, solo per la gara è stata montata anche sulla moto di Dovizioso.
Questa appendice era già stata approvata durante i test, infatti ieri sera il reclamo è stato respinto.
Il primo reclamo è stato respinto perché rispetta il regolamento.
Il regolamento dice che:
-può servire a raffreddare le gomme
-può servire a deviare acqua in caso di bagnato
-può servire a proteggere la gomma dai detriti
-si deve muovere assieme al forcellone
-non deve generare carico aerodinamico.
I quattro team non sono d’accordo e hanno fatto un esposto al Tribunale d’Appello della FIM a Ginevra.
Massimo Rivola spiega i motivi per il quale è stato fatto il reclamo
“Il 19 Febbraio era arrivato un chiarimento da parte di Danny Aldrige (direttore tecnico del campionato MotoGP) che ne permetteva l’utilizzo in caso di pioggia. Successivamente è arrivato un ulteriore chiarimento che spiegava che il dispositivo non doveva avere nessun effetto aerodinamico”.
“Abbiamo fatto notare che in quella zona, quella davanti alla ruota posteriore, l’aria viaggia molto velocemente, e più veloce va l’aria più basta una piccola ala per generare carico”.
“In realtà all’interno del “cucchiaio” ci sono ben 3 alette, questo permette di generare carico”.
“Hanno provato a dirci che serviva non solo a deviare l’acqua, ma che aiutava anche a raffreddare la gomma posteriore, problema di cui soffrono Petrucci e Miller che sono due piloti un po’ pesanti. Poi il dispositivo è stato utilizzato anche da Dovizioso che è più leggero degli altri due”.
“Inoltre usare un dispositivo che raffredda la gomma in Qatar dove nella notte le temperature scendono, non ha senso”.
“Noi sapevamo che avrebbero rigettato il nostro reclamo. Per questo avevamo già preparato l’appello successivo”.
“Il fatto è che le nuove regole aerodinamiche sono state prese per diminuire i costi di progettazione. Questa decisione, invece, va in direzione opposta. Permette cioè di aggirare il regolamento andando a studiare qualsiasi lacuna dello stesso per migliorare la prestazione”.
Le parole di Ciabatti
“Il reclamo che era stato fatto per l’utilizzo del deflettore montato sotto il forcellone posteriore era stato respinto dallo steward panel (primo grado di giudizio)”.
“Il regolamento prevede che questa decisione sia appellabile e i 4 costruttori si sono appellati. I commissari d’appello hanno ritenuto di non avere abbastanza elementi per poter prendere una decisione corretta e per questo hanno rimandato tutto alla Corte d’Appello della Federazione Internazionale di Motociclismo”.
“Siamo tranquilli perché abbiamo seguito il regolamento tecnico e una circolare coi chiarimenti relativi all’aerodinamica che è stata distribuita a tutti 8 giorni fa e che, tra l’altro, chiariva proprio come doveva essere usato ed entro quali limiti questo tipo di deflettore sulla parte posteriore della moto. Un componente che, nel nostro caso, ha l’obiettivo di raffreddare lo pneumatico”.
“Diciamo che non ci ha sorpreso del tutto. Personalmente, credo che esista la MSMA in cui i costruttori possano chiedere chiarimenti sul regolamento, oppure chiederli direttamente al direttore tecnico se c’erano dubbi sulla circolare, avendo una settimana di tempo prima del GP”.
“La classifica è provvisoria fino a quando tutti i reclami non sono stati accettati o respinti”.
“Sembra più una questione politica. Abbiamo già visto in passato che alcune innovazioni che Ducati ha portato per prima nel Motomondiale, a partire dalle alette e dall’aerodinamica, si è sempre cercato di limitarle. Non credo che questo faccia bene al campionato, ma noi siamo sereni e ci rimettiamo alle decisioni di Ginevra”.
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