Recentemente le mie bravissime colleghe Martina e Aurora hanno analizzato in modo eccellente la situazione, non troppo positiva, dei piloti italiani che scarseggiano nelle categorie automobilistiche. La sottoscritta ha quindi pensato che sarebbe stato interessante analizzare, invece, come lo scenario sia differente per i giovani motociclisti italiani. Vivaio motociclisti italiano
Valentino Rossi, avendo fondato e investito nella sua academy, ha sicuramente dato una mano a far sbocciare questi giovani talenti. Bagnaia e Morbidelli, tanto per citare alcuni, ne sono un esempio.
Il Dottore dispone di un vasto ranch dove i suoi protetti si sfidano, e lo sfidano, a suon di sgommate con le loro moto da enduro. I giovani si divertono e nel frattempo si fanno le ossa, anche grazie ai consigli che Rossi dispensa.
“Con 10 minuti in moto dietro a Vale, si migliora di più che correndo 1000 gare. E’ come se un bambino avesse l’opportunità di giocare a calcio con Messi”, aveva detto Franco Morbidelli ad un giornale italiano.
Categorie propedeutiche e team gestiti dai big delle moto Vivaio motociclisti italiano
Giovani motociclisti italiani hanno fatto esperienza nel CIV, Campionato Italiano Velocità.
Molti volti noti, però, si sono affidati alla Spagna, che propone un campionato simile sotto l’acronimo di CEV. Fra quelli ora in MotoGP spuntano Maverick Viñales e Fabio Quartararo, l’enfant prodige del motomondiale.
Rimanendo in clima italiano, Nicolò Bulega, Lorenzo Dalla Porta e Dennis Foggia si sono laureati campioni nella categoria Moto3 spagnola col team Sky Racing Team VR46.
Lo stesso team corre anche in Moto3 con Dennis Foggia e Celestino Vietti e in Moto2 con Luca Marini, fratello di Valentino Rossi, e Nicolò Bulega, che ha da poco annunciato la sua uscita dall’academy.
Anche Paolo Simoncelli, papà di Marco, ha deciso di investire tempo e denaro nei giovani, per ricordare il figlio. Gestisce un team di Moto3, SIC 58 Squadra Corse, che ha in sella Tatsuki Suzuki e Niccolò Antonelli.
Oltre al campionato Moto3, il team fa presenza nel CIV, nel CEV e nella neonata MotoE.
Il quattro volte campione classe 250 e due volte Superbike Max Biaggi gestisce lo Sterilgarda Max Racing Team. La sua squadra corre in Moto3 e possiede un solo pilota, Aron Canet.
Marche e Emilia-Romagna: terre di talenti
Avete mai fatto caso che la maggior parte dei piloti italiani di maggiore successo provengono dalle due regioni sopracitate? Rossi da Tavullia, Marche e Dovizioso dalle porte di Forlì, Romagna, giusto per fare un esempio.
La ragione è questa: le due regioni dispongono dei tracciati e strutture migliori della nostra penisola. Francesco Bagnaia, piemontese (come chi vi scrive), nel 2018, dopo aver vinto il titolo in Moto2, dichiarò a torino.corriere: “In generale nel torinese non c’è la cultura delle moto dell’Emila o delle Marche.”
Proprio per questo motivo Pecco si è trasferito nel marchigiano per potersi allenare al meglio. E con lui anche Franco Morbidelli: da Roma l’italo-brasiliano si è spostato a Tavullia.
Aiuto fra colleghi
Oltre al prezioso tempo che Rossi dedica ai giovani, anche Dovizioso ha aiutato un suo collega.
Si tratta di Danilo Petrucci: lo stesso motociclista umbro ha affermato, sul podio del Mugello, che la collaborazione con il collega ducatista l’ha aiutato a fare il salto di qualità che gli ha permesso di vincere. I due si allenano insieme, in palestra e in pista. Vivaio motociclisti italiano
Anche nella pausa estiva Dovi e Petrux si sono sfidati in sella, su una pista di motocross.
L’Italia ha una tradizione invidiabile per quanto riguarda le gare motociclistiche. Ci auspichiamo che il successo del nostro paese continui in futuro e che ciò renda possibile l’avvicinamento dei giovani al mondo delle due ruote e la realizzazione di strutture dove si possano allenare adeguatamente.
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