La prima giornata sul circuito spagnolo di Jerèz sono stati all’insegna del freddo, delle cadute e del maltempo.
La prima giornata dei test di Superbike è classificabile come fiasco totale. La pioggia e le bassissime temperature dell’asfalto hanno impedito ai piloti di fare giri. Inoltre hanno anche impedito ai team di raccogliere importanti informazioni sullo sviluppo della moto e sulle nuove componenti.
La pioggia ha fatto capolino sin dalla mattinata e ha continuato per tutto il giorno a più riprese. Però, se nella mattinata i piloti hanno compiuto alcuni giri, nel pomeriggio le attività sono state quasi totalmente bloccate.
Non si possono desumere, quindi, molte informazioni da questa prima giornata di test in vista del 2020. Tuttavia abbiamo la possibilità di riportarvi le informazioni e le sensazioni dei team e dei piloti raccolte nella prima metà di giornata.
Yamaha
in Yamaha si è lavorato sopratutto sul far prendere confidenza con la nuova moto a Toprak Razgatlıoğlu e a Federico Caricasulo. Lavoro normale per il vetrano Van Der Mark e per il debuttante Gerloff che ha chiuso con il terzo miglior tempo e 35 giri completati. Il turco, che per la prima volta provava la Yamaha 2020, l’ha trovata molto più maneggevole rispetto alla Kawasaki che guidava l’anno scorso. Qualche problema in più, invece, per Caricasulo che non ha ancora trovato la quadra con la nuova moto.
Ducati
Il team ufficiale ha portato in questa sessione diversi aggiornamenti. In primis al motore che dovrebbe essere reso più docile per migliorare la guidabilità e, per quanto riguarda la parte meccanica, un nuovo codone e nuove sospensioni posteriori e forcella. Davies è stato uno dei più attivi in pista seppur facendo pochi giri cronometrati. Redding ha seguito un programma specifico per fargli prendere dimestichezza con la moto che lo ha portato a essere uno dei più veloci con ben 47 giri all’attivo.
Honda
Il team giapponese, presente solo con la squadra ufficiale, è stato il più seguito per via della nuova moto che ha impressionato tutto il paddock. Linee e rumore del motore sembrano da MotoGP, a conferma di una moto estrema nella sua concezione. Tuttavia ha dimostrato non pochi problemi nella gestione della potenza e nella guidabilità; sintomo che il lavoro sulla ciclistica e sull’elettronica della moto è ancora lungo. Haslam ha chiuso la giornata con il miglior tempo (1.52.1) e con 14 giri cronometrati all’attivo. Per Bautista una caduta avvenuta a inizio sessione ha compromesso il proseguimento della giornata di test.
Kawasaki
Il team campione in carica non ha effettuato nessun giro cronometrato con Rea nella speranza che nella giornata di domani ci siano delle condizioni meteo meno avverse. Per Lowes 25 giri cronometrati e settimo tempo assoluto.
Molto lavoro anche in casa del team Barni che, nonostante l’assenza del convalescente Camier (sostituito da Cortese), porterà in questa sessione dei test e nella prossima di Portimao alcune novità. La moto resterà prettamente la stessa, ma il team avrà a disposizione un nuovo telaio estensibile in base alle caratteristiche del pilota. Novità anche per gli scarichi che saranno prodotti “su misura” da SC che andranno a sostituire quelli standard forniti da Akrapovic.
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I top team hanno girato tutti tra l’uno e cinquantadue basso e l’uno e cinquantatré alto. Ovviamente, come in tutte le sessioni di test, i tempi cronometrati vanno presi con le pinze. Per avere qualche spunto in più bisognerà aspettare la giornata di domani ma, sopratutto, la sessione di test Superbike di Portimao dove, si spera, il tempo sarà più clemente.