La gara di Jerez ci ha mostrato un Marquez che vince meritatamente, ma forse troppo facilmente; una Yamaha che non riesca a migliorare col passare della stagione e una Ducati che, ancora una volta, non abbia la forza di gestire i due compagni di squadra.
Che la convivenza tra Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso non fosse delle più pacifiche si è visto sin dalle prime gare della passata stagione.
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Lo spagnolo è arrivato in Ducati come l’uomo che avrebbe riportato la Ducati alla vittoria, ma invece quel ruolo l’ha ottenuto, a suon di vittorie, “lo scudiero” Andrea Dovizioso.
Di sicuro al maiorchino questa situazione non piace per niente, perché era andato via dalla Yamaha e dai muri di Valentino Rossi, proprio perché voleva diventare la prima guida.
Per “fortuna” del team di Borgo Panigale, tra la scorsa stagione e l’inizio di questa, Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso non hanno avuto molte occasioni in pista per lottare per un fine comune, ma quando è successo l’unica che ci ha perso è stata la Ducati stessa.
Valencia 2017: Andrea Dovizioso stava lottando per vincere il suo primo titolo mondiale contro Marc Marquez. Il pilota italiano doveva vincere a tutti i costi e i presupposti c’erano tutti. In gara davanti a lui c’era Jorge Lorenzo e si pensava che lo spagnolo supportasse il compagno di squadra, facendo passare.
Sbagliato.
Andrea Dovizioso ha perso tanto, tanto tempo per sorpassare il maiorchino e ci era riuscito solo a seguito di uno sbaglio di Lorenzo.
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Jerez 2018: Andrea Dovizioso e Lorenzo duellavano insieme a Daniel Pedrosa per la seconda piazza sul podio. L’italiano aveva gomme più dire, significa che avrebbe avuto maggiori prestazioni rispetto al compagno di squadra.
Ad otto giri dalla fine, Dovizioso per tentare un sorpasso all’esterno ha staccato tardi finendo lungo, stessa cosa successa a Lorenzo. Quest’ultimo, per rientrare prima di Dovizioso nel tracciato, gira di netto verso destra non vedendo Pedrosa, colpendolo e facendolo volare in mezzo alla pista. Nella carambola, però, Lorenzo prende anche Dovizioso, facendo cadere anch’esso sulla ghiaia.
Alla fine i tre piloti non hanno alimentato la discussione, cercando di farla cadere nel dimenticatoio, specialmente i due della Ducati.
Questi due episodi nascono dalla volontà di entrambi i piloti Ducati di prevalere uno sull’altro, mostrandolo in pista. Anche ieri Dovizioso poteva aspettare a fare il sorpasso su Jorge, visto che aveva una gomma più prestazionale di quella della spagnolo. Allo stesso modo Lorenzo, nonostante avesse la gomma anteriore andata, ha cercato in tutti i modi di ostacolare Dovizioso.
Ma a voi vi ricorda una situazione già vista, forse in Formula 1?
Eh sì, sembra la stessa scena vista a Baku tra Verstappen e Ricciardo. L’olandese ha cercato in tutti i modi di non farsi sorpassare dall’australiano, quest’ultimo ha frenato tardi, generando il patatrac.
A Jerez il sangue de “L’olandese volante” l’aveva Lorenzo, poiché rientrando in pista non ha dato un’occhiata se ci fosse un pilota sul cordolo.
La differenza tra l’olandese e Jorge è che lo spagnolo è un campionissimo del motomondiale, mentre il Ves no, e poi Lorenzo ha molta più esperienza.
Ma come detto sull’incidente Red Bull, anche qui le responsabilità maggiori le ha il team, perché non è riuscito a trovare un accordo tra i piloti, trovandosi così costretta a perdere punti anche quando sembrava ormai messi in cassaforte.
Come Christian Horner ha punito i due torelli dopo l’incidente, anche Dall’Igna dovrebbe rinchiudere i due piloti della Rossa in una stanza, uscendone con soluzioni e accordi tra i due piloti Ducati. Al momento, però, l’unica cosa visibile nel team di Borgo Panigale è la volontà.