La Suzuki torna sul podio grazie al secondo posto ottenuto da Joan Mir nel GP di Stiria. Il campione del mondo in carica ha chiuso alle spalle del vincitore Martin e davanti alla Yamaha di Quartararo.
Joan Mir riporta la Suzuki sul podio nel GP di Stiria, gara che segna il ritorno del Motomondiale dopo oltre un mese di pausa. Il campione in carica della classe regina ha chiuso la sua corsa in seconda posizione ad un secondo e mezzo dal vincitore del GP, il rookie Jorge Martin.
Un week-end molto buono quello di Mir in Stiria. Il 23enne spagnolo è sempre stato nelle prime posizioni in tutti i turni di prove, riuscendo anche ad ottenere in sella alla sua Suzuki il passaggio diretto in Q1, sessione nella quale ha ottenuto il quinto tempo.
Dopo la ripartenza, avvenuta dopo la bandiera rossa causata dall’incidente tra Savadori e Pedrosa, Mir ha guadagnato la seconda posizione ai danni della Ducati di Jack Miller, lanciandosi all’inseguimento del leader Martin.
Il ritmo del pilota Suzuki non è stato però sufficiente per lottare con il pilota Pramac che si è involato verso una vittoria storica, la prima per un team clienti della Ducati. Mir ha tagliato il traguardo in seconda posizione, ottenendo il quarto risultato sul podio in questo 2021, proprio sotto gli occhi del suo ex-team manager Davide Brivio.
Con questo risultato, Joan Mir sale a quota 121 punti, bottino che gli vale la terza posizione in classifica davanti a Bagnaia e alle spalle del leader Quartararo e di Zarco.
Le parole di Joan Mir
Pochi decimi non hanno permesso a Mir di lottare fino in fondo per la vittoria. Lo spagnolo è comunque soddisfatto del risultato e fiero del lavoro della Suzuki durante la pausa estiva.
“Oggi ci siamo andati molto vicini. Sono molto contento perché siamo stati veloci per tutto il week-end. Avevo bisogno di un paio di decimi in più al giro per lottare con Martin. Lui ha fatto un grande lavoro, ma noi abbiamo bisogno di trovare qualcosa in più per il prossimo week-end se vogliamo salire sul gradino più alto del podio. Sono molto fiero della squadra che ha lavorato molto durante l’estate per portare alcuni pezzi nuovi che hanno migliorato le prestazioni della moto.”
“Martin era molto forte oggi. Quando tutti i dettagli sono al posto giusto lui diventa molto veloce. Ha saputo gestire la gara perfetta perché è riuscito a risparmiare le gomme per poi continuare a spingere.”
“All’inizio mi sentivo bene dietro di lui ma quando le mie gomme hanno iniziato ad usurarsi ho iniziato a perdere ancora di più in accelerazione. Nel terzo e nel quarto settore, facevo fatica a recuperare quello che perdevo all’inizio del giro.”
La Suzuki ha portato nel corso del week-end austriaco il dispositivo per abbassare la parte posteriore della moto, utile nelle fasi di partenza e di accelerazione.
“Sono molto fiero del lavoro fatto dalla squadra in Giappone. Senza abbassatore abbiamo fatto dei podi in questa stagione ma non siamo mai andati forte come oggi. Con questo dispositivo partiamo nelle stesse condizioni degli altri. Prima eravamo gli unici a non averlo. Ora la moto accelera di più e in questa pista è stato un vantaggio.”
Mir ha sempre un ottimo feeling al Red Bull Ring, pista in cui ha sempre espresso una ottima velocità. La MotoGP rimane una categoria in cui il pilota può fare la differenza.
“Penso che l’elemento umano riesca ancora a prevalere sulla moto. In Austria siamo sempre veloci anche se l’accelerazione e la frenata non sono le caratteristiche migliori della nostra moto.”
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