Nonostante la penalità inflitta a Marquez, lo spagnolo ha lasciato ai blocchi tutti e ha dominato la gara sin dal primo giro. Ottima la prestazione di Iannone e Vinales, mentre Dovi ha limitato i danni.
#MotoGP Race ?@marcmarquez93 wins his 6th successive #AmericasGP and remains the King of COTA ?@maverickmack25 takes third and @andreaiannone29 take his first podium with Suzuki pic.twitter.com/6J8ps2Vw2j
— MotoGP™??? (@MotoGP) 22 aprile 2018
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Partenza
Partenza ottima per Marquez, il quale partendo dalla quarta posizione, nella prima curva era già secondo alle spalle di Iannone. Brutta la partenza delle due Yamaha, specialmente di Rossi, il quale stava per andare a contatto con Crutchlow.
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Marquez si prende la testa in solitaria
Dopo solo pochi giri il pilota Honda sorpassa Iannone. L’italiano ha cercato di tenere botta allo spagnolo, ma a seguito del passo gara mostruoso di Marquez , ha perso terreno. Da qui sino alla fine della gara, Marquez ha stampato giri stile The Hammer.
Vinales e Iannone per il secondo posto, Rossi guarda da lontano
Nonostante la brutta partenza delle Yamaha, Vinales, seguito da Rossi, si riporta su Iannone. All’inizio gara sembrava che il campione di Tavullia ne avesse di più, ma non era così. Infatti a circa 15 giri dalla fine, Vinales ha superato Iannone, invece Rossi non si è mai avvicinato al pilota della Suzuki. A due giri dalla fine, Iannone ha tentato il tutto per tutto per cercare di ottenere il secondo posto, ma il gap era ancora ampio (partiva da due secondi di svantaggio su Vinales).
Incidente pericoloso di Rins
A 10 giri dalla fine la caduta di Rins poteva scaturire una tragedia. Il pilota Suzuki è caduto in curva 12, ma la moto è rimasta piantata in pista. Così, mentre Rins stava cercando di spostarsi, stava per essere preso dai piloti che lo seguivano. Fortunatamente niente di grave.
Dovizioso fa bottino pieno
Gara in salita per la Ducati. Buona la partenza per il Dovi, ma sin dai primi giri stava faticando a stare nel gruppo dei primi. A 10 giri dalla fine, però, la strategia della Ducati (mettergli gomma hard al posteriore e mettere una mappatura di motore più “gentile” con le gomme) si è rivelata vincente. Quinto posto e va via da Austin primo nel mondiale con un punto di vantaggio su Marquez.
Yamaha: buoni segnali sull’usura gomma
In questa gara si è rivista una Yamaha nel complesso competitiva. Si vedono ancora i problemi che ha il team giapponese con l’usura gomma (vedi Rossi), ma non ci sono crisi profonde come in alcune gare dello scorso anno. Sicuramente la Yamaha deve lavorare ancora sull’elettronica, ma entrambi i piloti (anche Zarco) sono in lotta per il mondiale
Outsider: Suzuki
Grande weekend per la Suzuki. Finalmente si è rivisto un grande Andrea Iannone, che lotta con il coltello tra i denti con Marquez. Peccato per la caduta di Rins, perché anche il giovane pilota inglese stava facendo una buona gara. Complimenti a Davide Brivio e company
Ducati in difesa, ma reagisce
Il binomio Argentina-Austin non era nelle corde della Desmosedici, ma si sono limitati i danni. Dovizioso con questo quinto posto esce da Austin con la testa del mondiale, cosa poco auspicabile alla vigilia. Lorenzo, invece, ha ancora una volta dimostrato i suoi problemi con la Desmosedici. Poco feeling? Mah. Nel frattempo la Suzuki, team che sarebbe interessato allo spagnolo, sta andando bene…