Valentino Rossi, nella conferenza stampa in cui ha annunciato il suo ritiro dalle competizioni, ha rilasciato diverse dichiarazioni riguardo le emozioni e i tanti ricordi riguardanti gli oltre venticinque anni passati nel Motomondiale. Inoltre, ha annunciato di essere in trattativa per andare a correre in auto.
Come oramai saprete tutti, Valentino Rossi ha annunciato il suo addio alle corse nel corso di una conferenza stampa. Insieme a comunicare la sua decisione riguardo al suo futuro, Valentino Rossi si è lasciato andare su alcuni ricordi e alcune riflessioni sulla sua carriera. Sul suo futuro ha detto di essere al lavoro per trovare un’accordo per correre in una competizione a quattro ruote.
Le parole di Valentino Rossi in conferenza stampa
“Come avevo già detto durante la stagione, prendo la mia decisione sul mio futuro durante la pausa estiva. La decisione è quella di fermarmi a novembre. Purtroppo, questa sarà la mia ultima metà stagione per me. È difficile ed è un momento molto triste per me perché è difficile dire e sapere che l’anno prossimo non correrò in moto. Io ho fatto questo per circa trent’anni e il prossimo anno la mia vita cambierà in un certo qual modo. In ogni caso è stato grandioso, mi sono divertito tantissimo, è stato un lungo viaggio davvero divertente. Sono circa ventisei anni che corro nel Motomondiale ed è stato grandioso e con tanti momenti indimenticabili.”
“La mia carriera è stata lunga e, per fortuna, ho vinto tante gare. Però alcune vittorie e momenti sono indimenticabili e di pura gioia. Erano dei momenti che mi facevano venire i brividi per giorni. La mia è stata una decisione difficile, ma penso che in tutti gli sport i risultati facciano la differenza e penso che quella presa sia la strada giusta. È stato difficile perché avrei la possibilità di correre nel mio team e questa sarebbe stata una cosa che sicuramente mi sarebbe piaciuta, però penso sia meglio così. Abbiamo ancora una mezza stagione da vivere, ma quando arriverà l’ultimo GP sarà difficile. Ora sto solo comunicando la mia decisione, lì sarà davvero il mio ultimo momento nel Motomondiale.”
“Devo dire ai miei fans che ho dato tutto il meglio in questi anni. Ho sempre cercato di dare il mio massimo per restare al top. È stato un lungo viaggio insieme e molte persone magari sono nate quando io già correvo, e oggi arrivano a questo momento insieme a me. È stato grandioso perché ho un’incredibile supporto da ogni angolo del mondo e talvolta faccio fatica anche a rendermene conto. Questo supporto mi rende tanto orgoglioso e penso che in questi anni ci siamo tanto divertiti insieme.”
“La decisione l’ho presa nel corso della stagione. Io volevo continuare inizialmente ma, come già detto, dovevo capire se ero ancora veloce. Tuttavia, nel corso della stagione, i risultati aspettati non sono arrivati e, man mano che passavano le gare, ho iniziato a maturare la decisione di ritirarmi. Come ho sempre detto, io amo correre con le auto, forse appena meno che con le moto. Penso che l’anno prossimo correrò in auto, ma è un percorso ancora lungo e non c’è ancora una decisione presa. Io mi sento un pilota, sia di auto, che di moto, e credo lo sarò per sempre”.
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“Sinceramente, due anni fa o l’anno scorso non ero pronto a ritirarmi perché dovevo ancora provarle tutte e capire quali fossero i limiti. Ora non sono felice ma è la scelta migliore. Anche se dovessi fare un altro anno, io non sarei contento perché non vorrei mai smettere. Ora c’è ancora una mezza stagione in cui voglio migliorare i risultati e chiudere la mia carriera con qualche soddisfazione.”
“Ho avuto la possibilità di correre con il mio team l’anno prossimo. Ho riflettuto profondamente e mi piacerebbe correre con le mie moto, averle a Tavullia e penso che abbiamo un grande team con tante persone che conosco da lunghissimo tempo e che hanno lavorato con me quando ero ancora in 250. Correre con il mio team sarebbe stato affascinante, ma alla fine ho deciso di no per diversi motivi: Avrei dovuto cambiare la moto e questo sarebbe sostenibile in un progetto di 2/3 anni. Non si può affrontare se hai in progetto ancora un anno di corse.”
“Non ho rimpianti per le mie scelte. Correre con Ducati è stato difficile perché non abbiamo vinto e non abbiamo raggiunto i risultati sperati. Un pilota italiano che vince su una moto italiana sarebbe stato storico. Sono un po’ triste di non aver vinto il decimo campionato perché penso che lo meritassi per il mio livello e per la velocità che avevo. Due volte l’ho perso all’ultima gara ma, onestamente, non ci penso tanto. Non posso sicuramente lamentarmi dei miei risultati e sono soddisfatto della mia carriera.”
“Penso che la differenza tra me e tutti gli altri grandi piloti della MotoGP sia che io sono riuscito ad avvicinare tante persone al motociclismo che, senza di me, non avrebbero conosciuto il Motomondiale, specialmente in Italia. Ho fatto qualcosa, nei primi anni, che ha acceso l’entusiasmo e la passione nella gente normale. Questa cosa l’ho sempre vissuta con grande orgoglio nonostante sia stato un problema per la mia persona perché ero sempre sotto pressione e ho dovuto cambiare il mio stile di vita. Io cerco sempre di non cambiare me stesso ma questo fenomeno è stato il classico rovescio della medaglia. Sono felice che tante persone si siano divertite a seguire le mie gare. Penso che per questo che molti mi definiscono “Una leggenda”.
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