Sembra delinearsi progressivamente il futuro a breve termine in MotoGP di Yamaha SRT, che deve trovare delle risposte in vista del 2022.
Il mercato MotoGP è ancora nel vivo, specialmente per quanto riguarda Yamaha SRT. Il team malese precedentemente sponsorizzato da Petronas, il prossimo anno non avrà il supporto del brand petrolifero. Il Sepang Racing Team ha annunciato in maniera quasi immediata che non schiererà alcuna moto né in Moto3 e tantomeno in Moto2 a partire dal prossimo anno. Con i nomi più appetibili già con un contratto firmato e la separazione tra Yamaha e Maverick Viñales, ci sono poche possibilità per Razali.
Al momento Franco Morbidelli è ancora in fase di recupero dopo l’intervento al ginocchio che gli ha fatto saltare Assen, la doppietta in Stiria. Al momento non si hanno certezze sulla data di ritorno del #21, ma si parla del Gran Premio di Misano. Quindi Morbidelli rimarrebbe ai box anche per le due gare di Silverstone ed Aragon. Per quanto riguarda Viñales, manca solo l’ufficialità da parte di Yamaha riguardo la sospensione di “Top Gun” per tutto il resto della stagione 2021.
Il piano per le prossime due gare
In tal caso, la situazione parrebbe già essersi delineata: Cal Crutchlow salirebbe al team interno fino al ritorno di Morbidelli, che sostituirà il neo-pilota Aprilia in pianta stabile una volta sano. Per quanto riguarda SRT ci saranno più piloti in sella alla M1 versione 2019. Si fa sempre più insistente la voce che vorrebbe il pilota Moto2 Jake Dixon fare il proprio debutto in MotoGP al Gran Premio di Gran Bretagna, sua gara di casa. Il britannico si trova attualmente al 19° posto in classifica generale ed il suo passaporto con la Union Jack fanno certamente comodo a Dorna e Carmelo Ezpeleta. Quindi a Silverstone potrebbero esserci ben due britannici in griglia, con il debuttante compagno di box di Valentino Rossi.
Un ulteriore cambio potrebbe essere fatto in vista del Gran Premio di Aragon, in programma per il 12 settembre. Infatti, il prescelto per la seconda sella in SRT sembrerebbe essere Darryn Binder. Il sudafricano, attualmente nel team Moto3 malese, è un altro forte candidato alla sella per il prossimo anno. Il fratello di Brad, fresco vincitore del GP d’Austria, ha provato ad inizio settimana la Yamaha R1. Binder ha girato sul circuito ceco di Brno e la moto era preparata dal team YART, squadra di punta della casa dei tre diapason nel mondiale endurance EWC.
Il test ha certamente aiutato Darryn Binder al passaggio verso le 1000cc in vista del futuro. Prima ancora che Petronas abbandonasse SRT pare che Binder avesse già firmato un contratto per correre in Moto2. Vista l’assenza di piloti e della squadra nella categoria intermedia, il sudafricano potrebbe fare il grande salto in MotoGP.
L’unico predecessore è Jack Miller. L’australiano, dopo aver perso il titolo Moto3 nel 2014, ha deciso di saltare la Moto2 e di firmare con il team LCR, guidando la Honda per la stagione 2015. A differenza del sudafricano, quando Miller è salito in MotoGP contava già ben sei vittorie in carriera, tutte ottenute nel 2014. Binder al momento ha vinto solo una gara nel motomondiale, a Barcellona nel 2020, quando guidava la KTM del team CIP.
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