Nel weekend di ritorno della Formula 1 a Las Vegas sarà tassativamente vietato utilizzare la parola paddock, per rispetto alle vittime della strage sulla celebre Strip nel 2017.
Quando si fa riferimento alla parola ”paddock”, ci si riferisce banalmente alla struttura che ospita scuderie, piloti e media nel corso di un weekend di gara. A poche ore dallo storico ritorno della Formula 1 a Las Vegas, in molti negli States hanno però utilizzato l’espressione ”pit building” anzichè paddock. Il motivo risale ad una strage datata 2017, quando un uomo di Stephen Paddock uccise 60 persone e ferendone 867 durante una sparatoria proprio nella città del Nevada.
Vietato utilizzare la parola paddock a Las Vegas per rispetto alle vittime della sparatoria nel 2017
Nella notte del 1° Ottobre del 2017, Stephen Craig Paddock, nato il 9 Aprile 1953 in Iowa, si macchiò di una delle più grandi stragi nella storia recente degli Stati Uniti, proprio nella città che ospiterà il ritorno della Formula 1 questo weekend, ovvero Las Vegas.
Nel bel mezzo di un festival di musica country sulla famosa strip, Paddock aprì il fuoco su una folla di circa 22.000 persone, uccidendone 60 e ferendone circa 867, di cui almeno 413 subirono ferite da colpi di arma da fuoco.
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L’allora 60enne statunitense si tolse poi la vita in una camera d’hotel in seguito alla sparatoria. Inizialmente, l’attentato fu ricondotto ad un possibile attacco di matrice terroristica. Tuttavia, la polizia non riuscì ad accertare il movente al 100%.
Per tale motivo e per rispetto alle vittime, alcuni media americani hanno deciso di non usare la parola ”paddock, per mostrare sensibilità nei confronti delle famiglie colpite dalla tragedia.
Per il momento, né Formula 1 né la FIA ha preso una posizione ufficiale in merito, ma è presumibile che per tutto il weekend sentiremo pronunciare ”pit building” al posto della classica espressione.
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