Dopo quasi due settimane di test e preparativi, gli equipaggi della 24 Ore di Daytona sono finalmente pronti per scendere in pista. Ecco la cronaca minuto per minuto delle prime due (concitatissime) ore di gara. daytona live
Si scaldano i motori daytona live
La griglia di partenza vede la Cadillac #31 di Elliott, Conway, Derani e Nasr scattare dalla prima posizione, anche se parecchi occhi saranno puntati sulla Cadillac #01 del debuttante Kevin Magnussen, affiancato da Dixon e Van Der Zande, in ultima piazza di classe ma sempre molto competitivi in tutte le sessioni di test.
La partenza sarà sempre scaglionata, ma potrebbe rivelarsi pericolosa. A partire con DPi e LMP2, infatti, ci saranno anche le LMP3, novità assoluta per il 2021. La combinazione di una velocità non dissimile dalle GTLM e di una certa dose di inesperienza per i piloti di questa classe prototipi, infatti, potrebbe causare qualche magagna nelle procedure di partenza.
Prima ora
L’inizio di gara è concitato come prevedibile: la Porsche #79 di Kevin Estre viene urtata nel retrotreno appena alla partenza, mentre la #55 di Jarvis sprofonda in classifica a causa di un problema al cambio, pare in fase di risoluzione. Cominciano anche le prime penalità: la #28 affidata a Daniel Morad sconta un drive through per un cambiamento di pilota non autorizzato, mentre la #25 di Spengler sconta la stessa penalità per l’incidente con Estre.
La situazione per la #79 si fa ancora più complessa, con la totale perdita del diffusore in pista. Full Course Yellow necessaria. Alla bandiera verde, arrivano i primi problemi per la classe LMP3: fuoripista per la #7 e la #6, in testa alla classe. Come era prevedibile, tutte le vetture LMP3 sono ormai state superate dalle più veloci GTLM. Dopo i primi 40 minuti di gara, è tempo di pit stop per il leader della gara Felipe Nasr, così come il resto della classe DPi, affollata in pitlane. Dopo la sosta, si fa più acceso il duello per la testa della gara, con Albuquerque sempre più pressante. La prima posizione conquistata a fatica dalla #10, però ha vita breve.
In classe GTD, finora piuttosto tranquilla, una foratura per la Magnus #44 affidata a Potter spariglia le carte in tavola. I primi pit stop cominciano ad avvicendarsi anche in classe GTLM, dove James Calado prende il comando della Ferrari Risi, rientrando in terza posizione dietro alle due Corvette.
Seconda ora daytona live
Comincia il primo ciclo di regolari pit stop anche per le GTD: la Lexus #12, che pure aveva guidato la classe nella primissima fase della gara, è costretta a una sosta ai box più lunga del previsto per un’inattesa riparazione che la relega al fondo della corsa.
La #81 di Dragonspeed, in classe LMP2, continua ad avere problemi di handling ed è costretta a un’escursione fuoripista in curva 1. I danni al fondo che ne derivano la costringono a fermarsi in pista, senza riuscire a tornare ai box. Di nuovo necessario l’intervento della FCY. La #25, già colpita dalla penalità per l’incidente in partenza, approfitta della FCY per cambiare il muso della vettura, con Spengler ancora alla guida. Il regime di green flag riprende dopo oltre mezz’ora di caution. Il tempo di gara senza restrizioni, tuttavia, è brevissimo. La Racing Team Nederland #29 finisce in barriera all’altezza della Bus Stop e innesca la terza FCY.
Dopo questa breve FCY, la lotta in DPi si fa davvero tesa e Van Der Zande, Nasr, Pagenaud e Duval sono quasi affiancati, nonostante la situazione si risolva senza alcun sorpasso. In classe GTLM, Calado rimane vicinissimo alla Corvette #4, mentre comincia a calare il sole.
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