La squalifica delle due Renault ha stravolto l’ordine di arrivo del Gran Premio del Giappone. Il motivo tuttavia non è un’infrazione del regolamento tecnico, bensì di quello sportivo.
La Renault è stata squalificata dal Gran Premio del Giappone a seguito di una protesta partita dalla Racing Point. Il team britannico, basandosi su dei filmati, ha accusato il costruttore francese di utilizzare un sistema automatico di preimpostazione della ripartizione di frenata dipendente dalla posizione sul giro. squalifica Renault
L’eventuale impiego di un sistema simile infatti infrangerebbe diversi punti del regolamento tecnico.
La ripartizione di frenata
In fase di frenata, le ruote anteriori frenano a intensità maggiore rispetto a quelle posteriori. La ripartizione di frenata può essere definita come il rapporto tra la forza frenante agente sull’asse anteriore e quella totale ottenuta come somma delle quattro ruote.
Il valore ottimale di ripartizione di frenata varia in base a numerose variabili quali condizioni dell’asfalto, usura delle gomme, carico di carburante imbarcato, decelerazione, velocità, carico aerodinamico, angolo di sterzo e caratteristiche della monoposto.
Più la ripartizione di frenata della vettura si discosta dal valore ottimale, maggiore sarà il tempo perso durante una staccata, in quanto il pilota non può frenare al massimo delle possibilità della macchina. In casi estremi inoltre una ripartizione errata porta al bloccaggio delle ruote, con conseguente perdita di tempo e rischio di spiattellamento degli pneumatici.
Nel corso di uno stesso giro, le tipologie di staccate da affrontare variano notevolmente. Per questo motivo i piloti variano la ripartizione di frenata agendo sui manettini sul volante.
Quando il pilota aziona il pedale del freno, manda in pressione l’olio nel circuito frenante anteriore, che aziona i freni delle ruote frontali. Per quanto riguarda il retrotreno invece, un attuatore manda in pressione l’olio del circuito che agisce sui freni, basandosi sulla richiesta del pilota. L’attuatore inoltre bilancia il sistema idraulico con l’azione frenante dell’MGU-K e del freno motore. Per maggiori informazioni in merito, è disponibile una spiegazione al seguente link.
Quando il pilota cambia la ripartizione di frenata, l’attuatore modifica la pressione dell’olio nel circuito durante l’azionamento del pedale del freno. In questo modo si va ad aumentare o ridurre la forza frenante dell’asse posteriore.
Squalifica Renault: le accuse della Racing Point
Secondo le accuse della Racing Point, la Renault avrebbe sviluppato un sistema in grado di cambiare automaticamente, quindi senza l’intervento del pilota, la ripartizione di frenata. Il sistema inoltre sarebbe andato a modificare la ripartizione secondo uno schema preimpostato e basato sulla posizione della vettura lungo la pista. In questo modo l’auto avrebbe avuto sempre la ripartizione ottimale per ogni frenata del tracciato, senza richiedere l’intervento del pilota.
Un simile sistema avrebbe violato i seguenti punti del regolamento tecnico:
- 8.6.3: “Qualsiasi alterazione dei controlli del pilota può essere comandata esclusivamente da azioni dirette, deliberate e primarie del pilota stesso […]”.
- 11.1.3: “Qualsiasi sistema alimentato, diverso da quello specificato nell’articolo 11.9, che sia capace di un’alterazione della configurazione o influente sulla prestazione di qualsiasi parte del sistema frenante, è proibito”.
- 11.1.4: “Qualsiasi cambiamento o modulazione del sistema frenante, oltre i movimenti delle parti minimamente flessibili descritte negli articoli 11.4 e 11.6, mentre la vettura è in pista, dev’essere effettuato con un’azione fisica diretta del pilota o dal sistema descritto nell’articolo 11.9 e non può essere pre-impostato”.
Sintetizzando, gli articoli specificano che:
- Il pilota è l’unica entità che può modificare i controlli a sua disposizione;
- L’attuatore è l’unico sistema utilizzabile per cambiare la configurazione del sistema frenante e quindi della ripartizione di frenata;
- Qualsiasi cambiamento nel sistema frenante e quindi nella ripartizione di frenata dev’essere comandato direttamente dal pilota e non può essere preimpostato
La difesa della Renault è il verdetto
La Renault non nega che vi sia un cambiamento nella ripartizione di frenata. Tuttavia afferma che questo non avvenga a causa di un sistema preimpostato, bensì sia frutto del funzionamento di un software sviluppato direttamente dai tecnici di Enstone.
Nonostante tale sistema sia stato valutato dalla FIA, il suo funzionamento non è stato reso pubblico per preservare il segreto progettuale.
Dal video del filming day della Renault si può osservare dal display come vi sia una variazione automatica del 3% della ripartizione di frenata, come se il sistema moduli la ripartizione, più che cambiarla.
Nel verdetto delle indagini infatti si apprende come il sistema della Renault non sia preimpostato e che la ripartizione di frenata venga cambiata dal pilota. Pertanto, il team non ha infranto alcun punto del regolamento tecnico.
Tuttavia, il sistema evita che il pilota debba cambiare eccessivamente la ripartizione di frenata.
Inoltre, non è stato considerato come un controllo di feedback, ossia qualcosa che agisce sulla vettura sulla base delle condizioni correnti o per correggere un errore, andandosi quindi a sostituire ai riflessi del pilota. Nonostante questo, il sistema è stato giudicato come un aiuto alla guida. In quanto tale, esso costituisce un’infrazione dell’articolo 27.1 del regolamento sportivo, che afferma: “Il pilota deve guidare l’auto da solo e senza aiuti”.
Con Renault che ha rinunciato alla possibilità del ricorso e la Racing Point che ha chiesto un ulteriore chiarimento alla FIA, la vicenda farà discutere ancora a lungo. Squalifica Renault
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