David Schumacher, 18 anni e già quattro vittorie all’attivo in Formula Regional, ha le idee ben chiare per il suo futuro da pilota: ecco cosa ci ha detto in occasione dell’ACI Racing Weekend a Monza. David Schumacher Mick
David, per iniziare raccontaci questo weekend fino ad ora. Come sta andando?
Per ora si è rivelato un weekend abbastanza difficile: le qualifiche non sono andate troppo bene, in gara 2 ho avuto un piccolo contatto alla partenza e questo di sicuro non ha aiutato. Nel contatto, in particolare, si è rotto qualcosa sulla macchina e di conseguenza ho dovuto per forza rallentare. In ogni caso, però, non avevamo il passo che serviva per mantenerci vicini al podio,;quindi è stata una concatenazione di episodi sfortunati e mancanza di passo. Per la prossima gara l’obiettivo è tornare terzi in campionato: dato che abbiamo già perso questa posizione, vogliamo recuperarla e scongiurare la possibilità di perderne altre. David Schumacher Mick
Per quanto riguarda il futuro, invece, qual è il piano? Hai mai pensato a una carriera fuori dalle ruote scoperte?
L’obiettivo è arrivare in Formula 1 e magari, un giorno, diventare campione del mondo. So che la strada per arrivarci è lunga e ce la fanno solo i migliori, ma questo è ciò a cui punto e ovviamente ho intenzione di dare il massimo per farcela. Per quanto riguarda le ruote coperte no, non ho mai pensato di correrci come professionista né tantomeno di basare una carriera su quel mondo. Sto bene con le monoposto.
In questo nuovo campionato hai già vinto quattro gare e sei salito nove volte sul podio: cosa hai imparato fino ad ora?
Ho imparato moltissimo sulla macchina che guido, come cercare l’assetto migliore e come svilupparne le caratteristiche, oltre ad adattare me stesso e la monoposto a diversi stili di guida. Adesso ho anche una cultura sulle gomme che usiamo in questo campionato: questo sarà molto utile in ottica futura, dato che sono molto simili a quelle usate in F3. In generale durante questa stagione ho imparato moltissimo e ne sono felice. David Schumacher Mick
Vieni ovviamente da una famiglia molto popolare nel mondo delle corse; al momento, in particolare, tu e tuo cugino Mick state impostando la vostra carriera sulle monoposto – tu qui in Formula Regional e Mick in F2. Com’è per te avere un parente che vuole arrivare dove vuoi arrivare anche tu?
A dire il vero quando abbasso la visiera non penso a tutte queste cose; in generale penso a me stesso e a come fare la mia scalata, dato che sicuramente ognuno ha delle strategie diverse per farla. Anche il fatto che corriamo in due categorie diverse, e che Mick sia un po’ più grande di me, rende il paragone abbastanza difficile da fare.
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