Di incredibili rimonte o di allunghi impressionanti la storia della F1 ne è piena. Non bisogna sfogliare troppe pagine per trovare esempi concreti, come i 108 punti guadagnati nel 2017 da Mercedes su Ferrari in sole sei gare. Con una SF90 diventata incredibilmente super-competitiva, a cosa può puntare Ferrari in questo finale di 2019?Obbiettivo Ferrari 2019
I numeri parlano chiaro: nelle ultime tre gare, la Ferrari ha archiviato tre vittorie, tre pole position ed una doppietta, e dal GP di Germania ad oggi ha conquistato ben 151 punti contro i 120 ottenuti da Mercedes.
La scuderia italiana sta rosicchiando punti ai danni delle frecce d’argento, dato di fatto che non può che essere considerato come una netta inversione di tendenza. Basti guardare, ad esempio, all’andamento delle prime gare del 2019, dalla corsa inaugurale a Melbourne alla disfatta in Spagna: in sole cinque gare, Mercedes era riuscita a mettere tra sé e Ferrari ben 96 punti, imponendo una supremazia che è lentamente andata scemando nel corso degli ultimi appuntamenti. E se consideriamo che nelle ultime sette gare la squadra tedesca ha trionfato soltanto un paio di volte, la svolta è piuttosto evidente. Obbiettivo Ferrari 2019
Ma il gap nel campionato costruttori è concretamente colmabile?
A separare le due scuderie troviamo 133 punti, ed i colpi in canna rimasti alla squadra di Maranello sono sei. Ipotizzando che la rinata competitività della SF90 garantisca doppiette in ognuna delle sei gare rimanenti, con le Mercedes relegate alla 3° e 4° posizione, la risposta è no, le corse non basterebbero: la Ferrari guadagnerebbe soltanto 96 punti e il team tedesco si laureerebbe campione con 37 punti di vantaggio.
Ma ciò non significa che le chance di vittoria nel costruttori rasentino lo zero
Come abbiamo già potuto constatare nel corso dell’anno, la Red Bull può spesso giocare un ruolo importante interponendosi tra Ferrari e Mercedes, così come capitato nel GP di Singapore. Condendo il quadro con un paio di ritiri – per niente inverosimili – di una Freccia d’Argento, pensare al campionato costruttori non appare più così proibitivo.
E quindi, potrebbero bastare due gare concluse con una doppietta Ferrari, una Mercedes ritirata e l’altra in 5° posizione per arrivare a;dimezzare il gap nel campionato costruttori in un solo paio di appuntamenti, ritrovandosi a quattro GP dalla conclusione con uno svantaggio di “soli” 67 punti: un ritardo non banale, ma che lascerebbe un;concreto barlume di speranza in quel titolo che manca ormai da 11 anni, sopratutto qualora la Mercedes dovesse incorrere in un “doppio 0” in una delle ultime corse.
D’altronde di incredibili rimonte o di allunghi impressionanti la storia della F1 ne è piena. Non bisogna sfogliare troppe pagine per trovare esempi concreti, come i 108 punti guadagnati nel 2017 da Mercedes su Ferrari in sole sei gare, da Spa ad Austin.
Certo, attualmente bisogna avere una buona dose di coraggio per puntare del denaro sulla vittoria della Ferrari nel campionato:costruttori. Ma questa più di ogni altra stagione ci sta insegnando come i colpi di scena possano ribaltare ogni pronostico.
Secondo e terzo posto nel campionato piloti
La vittoria nella classifica piloti è un affare riservato ai due alfieri Mercedes: un recupero di 96 punti sarebbe decisamente ciclopico. Tuttavia, qualora Bottas si mantenesse in linea con i flaccidi risultati conseguiti negli ultimi appuntamenti, il 2° ed il 3° posto sarebbero davvero alla portata: attualmente il distacco è di 31 punti per ;Leclerc e 37 per Vettel, divari non impossibile da colmare in sei appuntamenti, sopratutto se la SF90 si dimostrasse all’altezza anche;nelle prossime gare. Basterebbero, ad esempio, un 1° ed un 2° posto per;Leclerc contro una 4° e 5° posizione per Bottas per ridurre il distacco da 30 a 9 punti, con ancora;4 gare da disputare.
Concludere in 2° e 3° nel campionato piloti sarebbe un meraviglioso modo per approcciare la stagione 2020 viste e considerate le sofferenze;e le difficoltà di questo 2019. E Sochi, che si disputerà questo weekend, potrà fornire un quadro più chiaro sulle concrete aspettative che Ferrari può avere per questo finale di campionato.
F1 | L’importanza di non sbagliare: la classifica mondiale senza errori