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F1 | A Singapore è disastro FIA – L’episodio è identico: Leclerc penalità, Verstappen no

La FIA a Singapore grazia clamorosamente Verstappen: in un episodio identico Leclerc prese penalità.

Verstappen Leclerc Singapore
Leclerc e Verstappen protagonisti di un episodio analogo, ma la FIA a Singapore se ne dimentica e non da penalità.

Incomprensibile. Difficile trovare altre parole per definire l’atteggiamento degli steward del GP di Singapore.

Ma riavvolgiamo il nastro. Nel corso delle Qualifiche di Marina Bay, Max Verstappen si è reso protagonista di ben tre episodi di impeding. Il primo, nei confronti di Lawson (che poi si è preso una piccola rivincita eliminando proprio l’olandese in Q2). Il secondo fermando la sua RB19 in uscita della pit lane ed impedendo a chi lo seguiva di transitare per quasi quindici secondi. Il terzo ai danni di Tsunoda. Dei tre quest’ultimo è stato sicuramente il più grave, con tanto di ammissione da parte del team, certo di una penalità per l’olandese.

Il risultato? Due reprimende ed una multa per la squadra. 

L’esito delle tre investigazioni non può che lasciare forti dubbi. Il metro di giudizio della FIA è, infatti, da tempo eccessivamente ambiguo. Talvolta gli steward si aggrappano ad una sorta di cultura del precedente, per poi sconfessarla prontamente alla gara successiva. Ed è questo il caso di Singapore.

Leclerc a Monaco: episodio identico, ma non l’epilogo…

Il precedente c’era, recente ed evidente. Parliamo della scelta di punire Charles Leclerc con tre posizioni di penalità al termine delle Qualifiche di Monaco. Analizzando le ragioni dietro la scelta dei commissari, nel comunicato che condannò il monegasco si legge: “Il team non ha informato il pilota sull’arrivo di Norris fino a che non è si è avvicinato dietro di lui“.

Prendiamo ora il comunicato con cui gli steward hanno giudicato Verstappen: “Il team ha ammesso la carenza di comunicazione. Il pilota non è stato avvisato sino a quando Tsunoda non l’ha affiancato“.

La somiglianza è evidente. Ed, in entrambi i casi, si tratta di tracciati in cui una penalità in griglia può essere decisiva per le sorti della corsa.

Se, probabilmente, una delle poche situazioni regolamentari chiare viste sin ora era appunto quella dell’impedimento in qualifica, punito con costanza dagli steward durante la stagione, ora si è persa anche quest’ultima certezza.

Una decisione decisamente incomprensibile, come detto. E, premesso che Verstappen non ha certo bisogno di favori di questo tipo, la scelta degli steward non fa altro che alimentare odio verso i diretti interessati e getta discredito sulla la Formula 1.

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4 commenti

David 17/09/2023 at 12:47

Che schifo. Quanto la redbul è max pagano i commissario .

Claudio Bellucci 18/09/2023 at 16:34

è una vergogna vedere come viene applicato il regolamento, non devono esistere due pesi e due misure.Peccato per la formula uno..

Ambrogio 17/09/2023 at 20:15

Finalmente è finito, si spera,lo strapotere red bull
Un campionato formula1 più monotono di questo non si era mai visto

Mimmo 18/09/2023 at 15:34

Chissà come mai la redbull non viene mai penalizzata, e altre squadre si?

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