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F1 | Analisi flussi: quando l’acqua rivela il percorso dell’aria

Le qualifiche bagnate durante il nostro accredito in Belgio hanno permesso di osservare il lavoro svolto dall’aerodinamica. Scopriamo insieme in questa analisi, i flussi d’aria che investono la vettura e il loro percorso.

Il meteo di Spa-Francorchamps da sempre rappresenta un’incognita. Anche quest’anno, le condizioni climatiche hanno subito dei cambiamenti continui, passando dalla pioggia intensa del venerdì al sole della domenica. Ciò ha sicuramente incrementato la spettacolarità del passaggio delle monoposto ma anche permesso di osservare dettagli molto interessanti. Infatti, in questa condizione emergono molto bene quelle che sono le correnti d’aria che investono la vettura. Vediamo insieme, in una sorta di galleria del vento a cielo aperto, il percorso che fa l’aria nell’analisi dei flussi.

Analisi flussi percorso aria
Esteban Ocon, Alpine A523 – Crediti: Marco Talluto per F1inGenerale

Mercedes W14

Analisi flussi percorso aria
George Russell, Mercedes W14 – Crediti: Marco Talluto per F1inGenerale

La vettura di Brackley è giunta a Spa con delle novità nella parte terminale dei sidepods. Questa nuova specifica ha sicuramente avuto degli effetti su quelli che sono i flussi che lambiscono la monoposto della stella. Osservando la foto del nostro inviato possiamo notare che dietro le ruote anteriori si genera un cono che si espande verso il posteriore. Inoltre, questo cono è molto evidente, segno che i flussi che spostano l’acqua sono molto ravvicinati nella loro espansione. Questi proseguono poi verso il posteriore e vanno a schermare quasi interamente le ruote, le quali rappresentano un grande blocco aerodinamico. Infatti, oltre a sigillare il fondo per evitare il fenomeno del porpoising, questi flussi creano una sorta di risucchio per gli pneumatici. Ciò avviene perché le linee di flusso che vediamo sono ad alta energia e generano una zona a bassa pressione davanti le ruote, riducendo il drag di quest’ultime.


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Ferrari SF-23

Analisi flussi percorso aria
Carlos Sainz, Ferrari SF-23 in Belgio – Crediti: Marco Talluto per F1inGenerale

Anche nella monoposto del cavallino i flussi sono evidenti, pur essendo meno marcati rispetto a quelli visti sulla W14. Questa differenza potrebbe nascere da una diversa gestione degli stessi, che in questo caso necessiterebbero di meno energia per svolgere il loro lavoro. Interessante osservare quella piccola corrente d’aria ascensionale diretta sopra le ruote posteriori. Questo elemento non sembra essere parte dei vortici sottostanti, ma potrebbe essere generato da un altro elemento. Ovviamente non sappiamo se sia effettivamente così o sia solo la prospettiva ad ingannarci. Tornando ad analizzare la parte bassa della monoposto possiamo vedere molto bene che questi flussi si espandano e coprono i 405 mm del battistrada della gomma posteriore. Proprio come sulla W14, coprendo quest’area si riduce sensibilmente la resistenza degli pneumatici.

AlphaTauri AT04

Analisi flussi percorso aria

La monoposto di Faenza purtroppo rimane la peggior monoposto del lotto e l’analisi dei flussi evidenzia ulteriormente le difficoltà tecniche della squadra. Osservando l’immagine poco sopra possiamo vedere che i vortici generati sono molto meno evidenti se confrontati con quelli delle altre squadre. In particolare, sulla AT04 i flussi sono molto schiacciati verso il basso e non si espandono per coprire la ruota posteriore. Non essendoci questo effetto, le ruote posteriori vengono colpite direttamente dall’aria, con ovvi svantaggi in termini di resistenza aerodinamica.


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Haas VF-23

Analisi flussi percorso aria

Immagine spettacolare quella che ritrae la Haas VF-23. La monoposto nata in stretta collaborazione con Ferrari fa emergere un’interessante gestione dei flussi aerodinamici. Analizzando sempre la zona del marciapiede e della fiancata, i vortici sono ben visibili e distribuiti. Nella parte bassa della monoposto possiamo vedere che si espandono in larghezza per schermare la zona inferiore delle ruote posteriori. Anche il vortice che nasce dalla floor edge wing sembra essere efficace nello svolgere il suo compito. Dettaglio interessante è quella scia che sale e percorre radente i sidepods della VF-23. Quest’ultima collabora con il vortice descritto prima e migliora sensibilmente l’efficienza aerodinamica della Haas. A conferma di ciò si sono state le ottime velocità di punta riscontrate durante il GP.

Analisi flussi percorso aria

L’analisi dei flussi ha permesso anche di visualizzare la scia d’acqua che le vetture sollevano ad alta velocità. Ciò che emerge è che difficilmente si riuscirà a ridurre questo effetto se non vengono modificati i parametri tecnici del diffusore, in quanto primo colpevole di questo “muro” d’acqua.

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