F1 | Analisi telemetrie FP2 Australia: i dettagli dell’esaltante lotta Ferrari-McLaren

Le FP2 in Australia vedono Leclerc in prima posizione, con la Ferrari che sembra poter sfidare apertamente la McLaren; entriamo nel dettaglio con l’analisi delle telemetrie.

La F1 parte in Australia per la stagione 2025. Dunque tocca al circuito di Melbourne svelare, almeno inizialmente, i diversi interrogativi emersi dai test. La sorpresa del venerdì al vertice è stata sicuramente la Ferrari. La rossa sembra aver respinto le incertezze che le venivano attribuite in Bahrain, dimostrando invece di poter realmente puntare ad ingaggiare una sfida al vertice con McLaren. Entriamo nel dettaglio con l’analisi delle telemetrie di Leclerc e Piastri nelle FP2 di Australia. È stato preso in considerazione il giro dell’australiano sia in quanto è il pilota papaya più vicino al miglior crono siglato dal n° 16, sia perchè è stato realizzato nello stesso momento.

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Analisi telemetrie Leclerc-Piastri, FP2 Australia (©Filippo Pesavento X F1inGenerale)

Inizio del giro: parità assoluta

La parte iniziale del giro mostra vede le vetture con distacchi ridottissimi. La top speed nel primo rettilineo è identica a 323 kph. Ferrari si mostra, così come nella prima sessione di libere, competitiva nella sezione T1-2, sia in staccata che soprattutto in percorrenza, mostrando un buon bilanciamento aerodinamico nonché meccanico. Leclerc riesce a parzializzare il gas al 10% c.a., a differenza del rivale che alza totalmente il piede. In tale frangente, il monegasco guadagna 4 centesimi.

Tuttavia, a performare leggermente meglio in accelerazione, soprattutto nella prima fase è Piastri, probabilmente grazie ad un uso differente dell’ibrido. Al termine del secondo rettilineo il distacco è di appena 12 millesimi.

T3-T4: prima Ferrari guadagna, poi McLaren ricuce

Nella staccata di curva 3 il pilota Ferrari riesce a frenare dopo, portando più velocità, ma anche ad anticipare il gas rispetto a Piastri guadagnando addirittura quasi due decimi. Tuttavia, uno snap di Leclerc e una McLaren molto competitiva nella successiva tornata, col pilota #81 che riesce a mantenere una velocità minima di 7 kph in più, dimezzano tale svantaggio.

Nella successiva accelerazione si ripete quanto visto in uscita da T2, con l’australiano che prevale e riduce il gap dal monegasco a meno di mezzo decimo.

Secondo settore: Leclerc aumenta il vantaggio

Il secondo settore di Melbourne, con il layout introdotto nel 2022, si affronta pressohè interamente a gas spalancato, ad eccezione di una sola frenata, in curva 6. In tale punto è Leclerc a prevalere grazie al grande carico della SF25, riuscendo a portare 3kph in più con una parzializzazione del 30% del gas contro lo 0% di Piastri. Ciò permette al ferrarista di guadagnare un decimo.

Nel successivo tratto, da affrontare in pieno, che porta a T9 tuttavia la Ferrari perde ancora e l’australiano si riporta a meno di un decimo. La causa potrebbe risiedere sia nel maggiore drag della SF25 con tale configurazione aerodinamica, così come nella mappa power unit.

Terzo settore: Ferrari ben bilanciata

Il S3 si apre con probabilmente la sezione più sfidante del circuito, dove il discriminante è sia la performance della vettura sul laterale sia l’abilità del pilota di sfruttala al massimo, ovvero T9-10. In questo caso è stato Piastri a vincere la “sfida” portando 6 kph in più e dunque guadagnando mezzo decimo. Tuttavia, questi casi sono tipicamente influenzati da quanto conservativa è la guida adottata nelle libere (al contrario, nelle FP1 Leclerc lo era stato meno). Pertanto, un giudizio più attendibile si potrà dare solo al termine delle qualifiche, quando tutti si assumeranno rischi simili.

In tutte le successive curve è però sempre il monegasco a portare più velocità: 5kph in T11, 3kph in T12 e 6kph in T13. Inoltre, grazie al notevole carico aerodinamico generato, in aggiunta alla fase di percorrenza, la Ferrari si mostra ottima anche sul longitudinale in trazione, guadagnando in uscita dalle curve sia 11 che 14.

In conclusione, il distacco è stato minimo e la sfida si preannuncia accesa e interessante. Inoltre, come emerso dai dati, le monoposto sembrano costruire il tempo sul giro in modo opposto, quindi a prevalere sarà chi riuscirà a trovare la miglior performance complessiva.

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Crediti immagine di copertina: ©Scuderia Ferrari

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