Prestazione sopra le aspettative per Ferrari nella seconda sessione di prove libere. Vediamo insieme nell’analisi delle telemetrie, se la loro prestazione nelle FP2 a Singapore è affidabile.
Scenario inusuale in quel di Singapore con le due Ferrari a comandare il venerdì di Marina Bay. L’ultimo appuntamento che prevedeva un assetto da massimo carico è stato quello di Zandvoort e ha mostrato le grandi difficoltà della SF-23. Se in quel caso la Ferrari non riusciva a digerire il massimo carico al posteriore, in quel di Singapore ha mostrato, per ora, un gande equilibrio generale. Evidentemente i test sul bagnato a Fiorano e i piccoli upgrade all’anteriore hanno permesso questo exploit di Sainz e Leclerc. Vediamo insieme nell’analisi delle telemetrie delle FP2 di Singapore dove sono le differenze con gli inseguitori.
Sainz VS Leclerc: sono pochi i centimetri che li separano
L’inaspettata prestazione della Ferrari in quel di Singapore ha messo in evidenzia un grande equilibrio anche nei tempi di Sainz e Leclerc. Infatti, i due alfieri al volante della SF-23, sono separati da soli 18 millesimi. Analizzando i giri completati dai due possiamo notare alcune differenze, che nel riscontro cronometrico hanno portato allo stesso risultato. Ciò che contraddistingue maggiormente i due piloti è l’approccio nel primo e nel terzo settore. Nel primo possiamo vedere che in staccata di curva 1 è Sainz a lasciare prima il gas per preparare al meglio i primi transitori. Nonostante ciò, la progressione in uscita da curva 3 è identica. Nel secondo settore la prestazione dei due è sovrapponibile, eccezion fatta per curva 13, dove Leclerc arriva con qualche km/h in più. Le differenze più evidenti però emergono nel modo di affrontare il terzo settore. In curva 16, Sainz arriva a frenare circa 50 metri dopo, ma ciò non pregiudica l’uscita e la conclusione del giro.
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Serie Difficoltà per Verstappen nelle FP2 del GP di Singapore
Alla vigilia del weekend le parole di Horner e Marko avevano fatto trasparire una discreta preoccupazione sulle prestazioni della RB19 in vista di Singapore. Vedendo le prove libere del venerdì, questo timore si è rivelato fondato. I due alfieri Red Bull, allo scadere dei 60 minuti si sono ritrovati staccati di circa 7 decimi e hanno riscontrato diverse criticità nel condurre la RB19. Ciò che più ha sorpreso è stata la difficoltà nel giro veloce di Max Verstappen. Confrontando il giro veloce di Sainz e del campione del mondo possiamo vedere alcune differenze importanti che evidenziano la pessima prestazione. Nel rettilineo di partenza la SF-23 riesce ad essere superiore di alcuni km/h e a frenare in modo deciso senza perdere carico al posteriore. Una grande differenza emerge proprio in curva 2, dove Sainz è decisamente più efficace di Verstappen, evidenziando un buon bilancio aerodinamico e meccanico.
Ciò che però rende ancora più evidenti le difficoltà della RB19 sono le velocità minime in curva. Infatti, in diverse curve, la monoposto di Verstappen paga dai 2 ai 4 km/h in percorrenza. L’unico punto in cui Verstappen è più efficace è nel tratto da curva 10 a 11 che riesce a percorrere con qualche km/h di vantaggio. Sicuramente l’asfalto stradale poco livellato non ha aiutato Red Bull, che probabilmente ha dovuto alzare la vettura per evitare di danneggiare il fondo. Vedremo se nella nottata i tecnici riusciranno a trovare la quadra della situazione per fornire la vera RB19 che ha conquistato tutte le tappe precedenti.
Crediti copertina articolo: Scuderia Ferrari Media
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