Non proprio parole di conforto quelle espresse da Andrea Stella dopo il GP d’Italia disputato dalle due McLaren.
Già da prima dell’avvio del weekend italiano le aspettative per la casa inglese non erano altissime. Infatti, le caratteristiche della MCL60 non sono ideali per il Tempio della Velocità. La tanta resistenza all’avanzamento ha reso difficile la gara di Norris e Piastri, con l’inglese che non è andato oltre l’ottava piazza. Dopo il GP d’Italia, è intervenuto Andrea Stella, che si è detto preoccupato vedendo la prestazione delle due McLaren.
Da una settima all’altra la McLaren ha visto “rivoluzionato” il suo assetto, da massimo carico per Zandvoort a minimo per Monza. Questo stravolgimento non ha aiutato particolarmente la vettura color papaya, la quale soffre ancora di un’elevata resistenza all’avanzamento. Nonostante questo problema fosse conosciuto, gli ingegneri sono intervenuti sia all’anteriore che al posteriore per cercare una soluzione. Al retrotreno è stata introdotta un’ala con mainplane piatto e flap mobile a corda ridotta. Stranamente è stata scartata l’ala provata in Olanda che avrebbe dovuto migliorare l’efficienza della stessa e della vettura.
Andrea Stella GP Italia
Durante il weekend del GP d’Italia, sia Norris che Piastri hanno lottato al limite della zona punti, con Lando che è riuscito a strappare alcuni punti. Entrambe le vetture hanno faticato moltissimo dietro alla scivolosa Williams di Albon, suscitando molta preoccupazione all’interno del box. Questo perché, solo due anni fa, le due McLaren ottennero una storica doppietta con una MCL35M estremamente efficace nei rettilinei.
Leggi anche: F1 | GP Italia – Analisi passo gara: emerso un punto debole della Red Bull?
Non un grande weekend per le due MCL60
Questo cambiamento drastico dei punti di forza della McLaren ha preoccupato in modo significativo Andrea Stella.
“Questa non è una buona notizia”, ha commentato il TP McLaren ai media sull’inversione dei punti di forza della vettura papaya.
“La vettura era molto veloce qui nel 2021 e aveva un livello di drag decisamente inferiore rispetto a quello attuale”.
“Scaricando la vettura, e intendo dire riducendo il livello dell’ala posteriore, il fondo era ancora capace di mantenere un buon livello di deportanza, quindi è più il buon senso a fare la differenza nelle prestazioni a Monza, piuttosto che la guidabilità, il bilanciamento e così via”.
“Dipende solo dalla quantità di deportanza che la vettura conserva quando si toglie l’ala posteriore. Dipende molto di più dal concetto aerodinamico della vettura e dal modo in cui si ottiene ciò che si vuole ottenere su piste a media e alta deportanza e così via”.
“Per quanto riguarda il bilanciamento, i commenti che abbiamo avuto nel 2021 continuano a essere simili a quelli che abbiamo ora, ma nel 2021, rispetto alla concorrenza, la nostra vettura era molto efficiente“, ha concluso il TP Andrea Stella.
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter