Charles Leclerc non è mai riuscito ad impensierire seriamente Valtteri Bottas nella seconda parte del GP di Russia: scopriamo i motivi analizzando insieme le telemetrie di Leclerc e Bottas Leclerc Telemetria Bottas Russia
La corsa a Sochi era nelle mani delle due rosse, ma il guasto accusato sulla vettura di Vettel ha stravolto ogni piano: con l’uscita della VSC, Lewis Hamilton è rientrato dai box davanti al pilota monegasco, il quale ha preferito fermarsi una seconda volta per passare dalla gomma media alla rossa, in modo da combattere ad armi pari con le due Frecce d’Argento. Come sappiamo, tuttavia, Leclerc non è riuscito ad insidiare nemmeno la 2° posizione di Bottas: come mai? Scopriamolo insieme. Leclerc Telemetria Bottas Russia
Che velocità in rettilineo per Leclerc!
Le telemetrie, ricavate dal nostro Federico Albano, non sono di difficile comprensione se si sa da dove partire con l’analisi.
Inziamo dal principio: il grafico rappresenta le due linee della velocità, in rosso Leclerc, in azzurro Bottas. Ciò che vediamo all’inizio del diagramma è la rappresentazione della velocità in aumento nel primo rettilineo di Sochi: come indicato, alla fine del rettilineo Leclerc ha una velocità di 31 km/h maggiore rispetto a quella registrata da Bottas (338km/h contro 307), una top speed impressionante ottenuta grazie allo strapotere della PU Ferrari, all’ottima efficienza aerodinamica e all’ausilio della scia e del DRS.
Come mai allora Leclerc non riusciva a sferrare l’attacco al termine del rettilineo?
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo andare ad analizzare la parte finale del grafico,ossia le ultime curve del tracciato, poste subito prima del nostro rettilineo. Il punto in cui le due linee scendono verso il basso, rappresenta che Leclerc e Bottas stanno rallentando per affrontare la curva: ma come potete facilmente notare, la linea azzurra – quella del finlandese – scende di meno rispetto a quella rossa. Ciò significa che Bottas riusciva a rallentare di meno rispetto al monegasco, ergo era in grado di portare maggiore velocità in curva, guadagnando metri preziosi prima del rettilineo.
Quanto detto è ben visibile;in Curva 16 e 18: come indicato nel grafico, Bottas era in grado di percorrere le due curve rispettivamente con un vantaggio di +11km/h e +9 km/h, allontanandosi quanto bastava per potersi poi difendere nel rettilineo principale. Questo è dovuto a due ordini di ragioni:
in primo luogo, seppur la Ferrari abbia fatto un sensibile passo avanti nelle ultime gare, la Mercedes riesce ancora a generare un po’;più di carico aerodinamico rispetto alla SF90, il che si traduce in minore sottosterzo e nella possibilità di percorrere più rapidamente le curve medio-lente .
In secondo luogo,;i flussi nocivi: più Leclerc si avvicinava alla monoposto di Bottas e maggiore era l’impatto dell'”aria sporca” della W10 sulla SF90. Il disturbo aerodinamico comporta sempre una perdita di carico aerodinamico, impedendo a Leclerc di percorrere le curve alla stessa velocità che raggiungerebbe con aria pulita.
Altri numeri interessanti
L’analisi che abbiamo effettuato vale anche per altre zone del tracciato. La pista di Sochi ha anche un secondo;rettilineo, composto da Curva;10 e 11: anche lì, Leclerc riusciva a raggiungere velocità ben maggiori di Bottas, nello specifico, come potete vedere nel grafico, ben 18km/h in più. Ma la netta superiorità sul dritto non bastava;per il medesimo motivo: nella curva prima del rettilineo, la numero 10, il monegasco pagava 5km/h, perdendo contatto dal finlandese proprio prima della chance di sorpasso nel rettilineo.
Leclerc riusciva a sfruttare la grande velocità della SF90 anche nel corso di curvone di Curva 3: lì Leclerc guadagnava 11 km/h su Bottas, ma superare in quel punto è una grande impresa.
F1 | GP Russia – “Lascia passare Leclerc!”: la trascrizione dei team radio