I lavori a Maranello non si fermano e pare che in Ferrari sia stata già definita la filosofia aerodinamica della monoposto 2024, codice progetto 676.
Con la stagione al termine è tempo di fare un bilancio delle prestazioni espresse durante l’anno. Per Ferrari doveva essere la vettura capace di tornare alla lotta per il titolo mondiale visti i risultati del 2022. Tuttavia, la realtà si è rivelata ben diversa. Con la stagione ormai agli sgoccioli, le squadre stanno raccogliendo il maggior numero di dati da trasferire alla vettura della prossima stagione. Tra queste troviamo ovviamente la Ferrari che ha in fase di delibera la filosofia aerodinamica della monoposto 2024, nome in codice 676.

La Ferrari ha affrontato una campagna 2023 ricca di difficoltà tecniche. In particolare, il campo su cui ha perso maggiormente è quello della downforce generata, vero fiore all’occhiello della F1-75. La SF-23 ha totalmente perso la capacità di generare carico dal corpo vettura e una mancata interazione tra galleria e pista hanno peggiorato la situazione.
Tuttavia, la nuova gestione di Vasseur sembra aver cambiato il paradigma dello sviluppo visto sino alla stagione 2022. Già dalla Spagna sono arrivati i primi importanti pacchetti di sviluppo sulla vettura di Sainz e Leclerc per fornire loro una piattaforma più stabile. La tappa di Barcellona ha anche segnato un cambio netto nella filosofia aerodinamica. Infatti, dalle vasche, caratteristica della F1-75, si è passati alle pance discendenti seguendo la strada aperta da Red Bull con la RB18.
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Tuttavia, l’introduzione della SF-23 in versione B, pare abbia provocato un certo malumore in casa Ferrari. Questo perché dai primi test in galleria del vento il nuovo disegno non evidenziava un miglioramento, ma un impatto negativo sul carico aerodinamico complessivo, come temuto dai tecnici. Tuttavia, secondo quanto riporta Formu1a.uno, l’avvio di questa nuova strada pare abbia portato una più ampia via di sviluppo.
Da quel momento i tecnici si sono adoperati per ottimizzare il pacchetto tecnico presente sulla SF-23. I principali update sono arrivati in Austria con la nuova ala anteriore, nuove bocche dei canali Venturi e in Giappone con il nuovo pavimento e fondo. Quest’ultimo è stato lo sviluppo più significativo, in quanto ha conferito ai piloti una piattaforma stabile e più prevedibile per i piloti.
Infine, a Las Vegas, le prestazioni dimostrate dalla Ferrari hanno fatto capire che la vettura ha “sentito” le modifiche, un ottimo segnale in vista del 2024. Il lavoro dei tecnici sarà dunque quello di prendere le caratteristiche positive della SF-23 e implementarle nella futura rossa di Maranello.
Tra queste possiamo sicuramente annotare la trazione, un elemento su cui la Ferrari ha dimostrato di essere prima della classe. Non possiamo però dimenticare anche parte della sospensione anteriore, che ha dimostrato ottime capacità di sostegno in frenata e grip meccanico nei tratti lenti degli ultimi circuiti. Si prospetta dunque un inverno intenso per la scuderia in cui la filosofia aerodinamica sembra segnata ma con qualche innovazione che potrebbe renderla unica.
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