La Ferrari firma a sorpresa Lewis Hamilton, che vestirà Rosso dalla stagione 2025 di F1: è il miglior pilota di tutti i tempi?
Il nuovo innesto Ferrari, Lewis Hamilton, è il miglior pilota di F1 di tutti i tempi? Quella che può sembrare eresia nel Bel Paese, all’estero pare essere idea diffusa e largamente interiorizzata. L’erede di Ayrton Senna, colui che ha ripercorso i passi del campionissimo brasiliano, sulla carta è certamente il pilota più vincente di sempre. Vestito di Rosso Ferrari può diventare leggenda vivente.
7 titoli mondiali, 103 vittorie, 197 podi, 104 pole position, 65 giri veloci e 6 Grand Chelem. È questo il bottino di guerra con cui Lewis Hamilton bussa alle porte di Maranello e dei cuori ferraristi. Un palmarès immenso, a cui il nativo di Stevenage ha cominciato ad apporre successi sin dall’esordio in Formula 1 con McLaren, nel 2007. Un palmarès che ha un’unica pecca, forse: non aver traccia di Rosso.
Spodestare Michael Schumacher nell’immaginario collettivo dei Tifosi (come vengono definiti i ferraristi all’estero) è impossibile. Il Kaiser è stato, è tuttora e sarà per sempre il volto della Ferrari, forse un gradino più in basso soltanto del Grande Vecchio. Figurarsi se il nemico albionico, che nel 2020 ha osato pareggiare la collezione Mondiale del tedesco più amato d’Italia, può avere qualche chances.
Un pluriennale per diventare leggenda
Eccola, la chance: un contratto pluriennale per vestire finalmente di Rosso, dal 2025 fino (almeno) a fine 2026. Un’opportunità unica per porsi faccia a faccia con i suoi più fieri detrattori e dimostrare, in pista, quello che in moltissimi affermano già con sicurezza: di essere il migliore di tutti i tempi. “Il pilota con più talento naturale che abbia mai visto“, come dichiarato da James Vowles al podcast High Performance.
Un maestro della guida ma anche della tecnica che c’è dietro la guida stessa, che va dal setup della monoposto finanche agli aspetti più ingegneristici. Un pilota abituato a cercare a fondo le giuste impostazioni sul volante, al punto da modificare così tanto i settaggi originali da costringere la squadra a ricominciare tutto il lavoro di prova da capo.
Un pilota il cui feedback è oro di pregiatissima fattura per i tecnici, con cui è solito creare un legame che esalta il valore del lavoro di squadra. Un legame forse venuto a mancare negli ultimi anni Mercedes, tradito dalla cieca fiducia in un concept fallimentare che il team ha voluto portare avanti nonostante le proteste del suo campionissimo e prima punta.
Essere Ferrari
In Ferrari troverà un mondo nuovo, un mondo italiano, fatto di cuori latini, pressione mediatica e tanto, tanto Rosso. Troverà Charles Leclerc, il Predestinato, il pilota che doveva e deve ancora riportare il Cavallino Rampante sul tetto della Formula 1. Troverà Frédéric Vasseur, l’uomo che gli ha permesso di coronare il sogno di una vita e con il quale, forse, si chiuderà un cerchio.
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Ma cosa troverà la Ferrari in Lewis Hamilton? Cos’è che la Scuderia di Maranello, la più vincente, la più longeva, la più leggendaria costruttrice di monoposto da corsa può trovare nel 7 volte Campione del Mondo inglese?
Un bambino con un sogno da inseguire, costi quel che costi. Un ragazzino pronto a sacrificare qualunque cosa pur di avere la chance di essere grande fra i giganti. Un ragazzo che ha vinto tutto, devastando la concorrenza e costruendo la sua leggenda. Un uomo che ormai gigante lo è diventato, ma la cui fame di vittorie, di gloria, di storia non si è ancora attenuata e forse mai lo farà.
Un pilota che ha scelto di apporre in Rosso la firma finale alla sua carriera, quel colore che non ha mai negato di ammirare e bramare. Essere Ferrari, per un ultimo slancio verso la storia.
Foto Copertina: Mercedes AMG F1
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