Il congelamento dei motori non permette grandi sviluppi. Tuttavia, Ferrari sarebbe intervenuta apportando alcuni aggiornamenti sul fronte power unit e novità sul packaging.
L’introduzione delle vetture a effetto suolo ha visto cambiamenti radicali anche dal punto di vista delle power unit. Dal 2022, infatti, le squadre hanno avuto modo di affinare l’affidabilità e la parte elettrica tramite dei token. In Ferrari l’ultimo sviluppo lato propulsore è arrivato a ridosso della seconda parte di campionato con una novità all’ERS. Durante questa pausa invernale, prossima alla conclusione, Ferrari ha lavorato duramente anche sulla power unit con diversi aggiornamenti e novità sul packaging.

L’arrivo della nuova Ferrari è sempre più vicino e con questo cresce sempre di più la curiosità sulla prossima monoposto rossa. I lavori sulla SF-24, adesso possiamo chiamarla così, sono iniziati da tempo e mancano solo gli ultimi dettagli. Il primo degli aspetti su cui si è lavorato molto è il peso, passando anche per la vernice. Il colore, come da tradizione sarà il rosso, con possibili punte di giallo o bianco, tutti in finitura opaca. Una mossa fondamentale per risparmiare ogni grammo sulla bilancia. La grafica non dovrebbe discostarsi da quella presente sulla SF-23, molto carbonio a vista e parte alta della carrozzeria verniciata.
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Nella sostanza, la SF-24 sarà estremamente rivista. Come già detto in alcuni precedenti articoli, cambieranno telaio, pance, cofano e tanti altri elementi. Nonostante la vettura non abbia ancora messo le ruote in pista, in GES si sta lavorando ai primi aggiornamenti da apportare alla SF-24. Al momento, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, sono già in galleria del vento le prime novità aerodinamiche che debutteranno a Jeddah e Melbourne.
Le novità non si fermano all’aerodinamica, infatti, i tecnici guidati da Enrico Gualtieri hanno lavorato duramente sulla power unit. Nonostante il congelamento di questa, il margine di sviluppo è ampio. Il lavoro al banco intrecciato con quello al simulatore, ha permesso ai motoristi di migliorare l’erogazione di potenza. Quest’intervento non è andato ad intaccare la potenza assoluta della power unit, con il propulsore Ferrari accreditato delle prestazioni migliori. Gli interventi hanno coinvolto anche l’aspetto dell’efficienza, migliorando quello che è il rapporto potenza/consumi. La parte elettrica è stata ulteriormente affinata dopo l’ultimo token utilizzato a Monza, migliorando l’erogazione della potenza sprigionata dall’ERS. Tutti questi interventi hanno visto anche un rimodellamento degli scambiatori di calore. Sulla SF-24 cambierà sicuramente il packaging di propulsore e radiatori, con quest’ultimi che dovrebbero avere una particolare forma ricurva.
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