A TCFormula 1Interviste ESCLUSIVEInterviste F1Solo su F1inGenerale

F1 | I trofei di Austin tornano dalla Ferrari, ma c’è un nodo da sciogliere – ESCLUSIVA

Il GP di Austin, vinto dalla Ferrari, ha fatto discutere per la scelta di Pirelli di non consegnare i trofei designati: ne abbiamo parlato con il creatore, Matteo Macchiavelli

Ad Austin, Pirelli aveva portato dei trofei speciali disegnati da Matteo Macchiavelli, artista italiano, che alla fine non sono stati consegnati a Leclerc e alla Ferrari. Ma cosa era successo e che fine hanno fatto quei trofei, denominati Heroo? Ne abbiamo parlato assieme al creatore che ci ha gentilmente raccontato la dinamica interna e cosa è successo con Pirelli.

Molti di voi ricorderanno che sul podio del GP di Austin è stato consegnato un trofeo abbastanza anonimo al vincitore Charles Leclerc. Non solo: Pirelli ha consegnato dei ruotini al secondo, al terzo classificato (Sainz e Verstappen) e alla Ferrari come scuderia vincitrice del GP.

trofei austin ferrari
Il trofeo speciale per il GP di Austin di F1 – Pirelli Motorsport

Quella scelta di Pirelli aveva destato non poca curiosità. Da subito si era capito che si trattava di un’alternativa dell’ultimo minuto che nascondeva qualcosa di più grande.

Chi è Matteo Macchiavelli, creatore del trofeo Heroo

Premessa essenziale è che Matteo Macchiavelli è un artista e designer che ha portato per primo l’arte nella Formula 1 nel 2022. Ha realizzato a quattro mani con il celebre artista francese Jisbar l’auto “Senna Now”. La vettura è stata presentata e venduta al GP di Monaco. Successivamente Macchiavelli ha realizzato l’opera  “Fastmobile”. Si tratta della prima auto di Formula 1 trasformata nella celebra Batmobile di Batman e presentata al GP di Miami di quest’anno.

Attualmente l’ultima opera di Macchiavelli è in vendita su F1authentics ed è dedicata ad Ayrton Senna, suo idolo in gioventù. Dello stesso Senna, Macchiavelli possiede diversi oggetti messi a disposizione del museo dell’automobile di Torino per la mostra appena conclusa Senna Forever.

Fatta questa premessa sull’attività artistica di Macchiavelli per meglio comprendere che ha sviluppato in tanti anni di carriera una sua proprietà intellettuale e artistica, l’artista ci fa sapere di più.

Ora Ferrari vorrebbe avere quei trofei e c’è la possibilità che presto verranno consegnati a Leclerc e a Sainz” ci racconta Macchiavelli.

Pirelli ha scelto di non consegnare i trofei dopo che nel sabato di Austin è arrivata una diffida da parte di Medicom Toys, azienda giapponese di giocattoli, che ha asserito una somiglianza nel design del trofeo con una linea di loro giocattoli nonostante un serie di significative differenze. Il mio trofeo non vuole rappresentare un orso ma un uomo con il suo casco indossato e il tutto rende i due oggetti molto differenti”.

La diffida di Medicom, le scelte di Pirelli e la damnatio memoriae per i trofei del GP di Austin

Macchiavelli ci fa sapere che, di comune accordo con Pirelli, Heroo sarebbe stato consegnato ai vincitori dopo che la stessa Pirelli ha acquistato i 4 pezzi. Nel comunicato di presentazione dei trofei, però, Pirelli ha dichiarato che i trofei sarebbero diventati acquistabili. Questa comunicazione apriva di fatti ad una probabile campagna di acquisti che non è mai stata definita con l’artista. Alla fine Pirelli, per evitare problemi, ha scelto di ricorrere ad una soluzione di emergenza e non portare i trofei sul podio. La scelta non è condannabile, eppure…

F1 | Ferrari vuole i trofei di Austin, ma c'è un nodo da sciogliere - ESCLUSIVA
@Matteo Macchiavelli

Macchiavelli poi aggiunge: “Heroo trae la sua ragione d’essere in qualcosa di molto italiano che sono i caschi d’oro di Autosprint, con cui sono cresciuto, interpretato nella mia chiave artistica moderna. Volevo portare un messaggio univoco di felicità e vittoria facilmente identificabile dalle braccia alzate e dai grandi piedi per spingere forte oltre i limiti la propria autovettura. Heroo è un opera nata nei primi del 2024 per le mie gallerie d’arte e per le fiere dell’arte utilizzando l’idea di una casco Bell in chiave artistica e poi adattata alla richiesta di Pirelli di farne un trofeo per il Gp del Texas, utilizzando come base un pneumatico di Formula 1. Heroo, inoltre, vanta anche un brevetto di design industriale da tempo ed è un marchio registrato“.

Ma non solo. “Ad ispirarmi maggiormente nella realizzazione di questo opera anche l’immagine di Senna a Donington mentre solleva il trofeo della Sega con Sonic tra le mani. Ammetto che mi sarebbe piaciuto poter vedere i piloti della Ferrari alzare al cielo Heroo nello stesso modo“.

La Ferrari potrebbe presto ricevere i trofei…

Ci tengo in fine a precisare che Medicom produce giocattoli e non fa arte, se non per qualche collaborazione di migliaia di pezzi. Heroo, al contrario, è stato realizzato per essere consegnato ai piloti e ai team sul podio in opera unica, fatta a mano con materiali pregiati. Così, dopo i primi tre giorni di celebrità e di grande gradimento per tutto il Paddock nei confronti della mia arte rivoluzionaria nei confronti dei soliti trofei, mi sono ritrovato in un incubo dove chi prima mi portava in trionfo nemmeno mi salutava più…”

La scelta è stata quella di dare seguito a Medicom a discapito dell’immagine e della credibilità dell’artista”. 

Nella serata del sabato di Austin, infatti, dopo la diffida di Medicom, Pirelli è corsa ai ripari scegliendo di utilizzare dei ruotini di emergenza. Per Heroo, invece, una sorta di damnatio memoriae che è sfociata anche in questioni legali.

…che tanto ricordano quel Sonic vinto da Senna…

I legali di Heroo che hanno verificato l’accaduto hanno stabilito che Pirelli non avrebbe dovuto aderire alla diffida di Medicom. Hanno individuato, inoltre, il fine speculativo di portare l’attenzione sui loro oggetti. Stessi oggetti che mai hanno avuto legami diretti o indiretti con le auto e la Formula 1. Potrei chiedere il risarcimento del danno subito essendo l’unico titolare dei diritti dell’opera” aggiunge ancora l’artista.

Seguendo le orme di Sonic che solo di recente è tornato nelle mani dei legittimi proprietari, vogliamo sperare che anche Heroo possa incontrare quelle di Leclerc e Sainz oltre che di tutta la Ferrari di Fred Vasseur.

Chissà se Heroo riuscirà davvero ad arrivare tra le mani di Charles Leclerc e di Carlos Sainz…

Seguici anche sui social: TelegramInstagramFacebookTwitter

Lascia un commento

* By using this form you agree with the storage and handling of your data by this website.