Diffuse le immagini dei paraspruzzi testati a Silverstone. Bocciata questa prima soluzione prodotta da Mercedes.
Dopo lo scorso GP di Gran Bretagna, alcuni team hanno testato delle soluzioni per ridurre, in caso di pista umida, le gocce d’acqua vaporizzate delle monoposto. Il feedback dopo il test di Silverstone è stato negativo. Dopo aver pubblicato le foto dei paraspruzzi testati delle F1, la FIA ha annunciato di star già lavorando ad una nuova soluzione.
Fino ad ora le immagini delle soluzioni testate sono rimaste nascoste, ma la FIA ha appena rilasciato dei disegni CAD in cui, alle monoposto attuali, sono montati i parafanghi (o para spruzzi).
L’obiettivo è che queste nuove appendici rimangano fisse anche in caso di asciutto e, proprio per tale ragione, a Silversone sono stati raccolti numerosi dati in pista per compararli a quelli del simulatori CFD.
Questa prima versione di para spruzzi è stata prodotta da Mercedes. Gli ingegneri di Stoccarda sono stati a stretto contatto con la FIA in tutte le fasi di progettazione.
Come possiamo vedere, i paraspruzzi non coprivano totalmente la gomma, ma erano due particolari montati nelle sospensioni.
“Non hanno ridotto gli spruzzi d’acqua a sufficienza”, ha spiegato il direttore delle monoposto FIA, Nikolas Tombazis.
“Sarebbe stato fin troppo perfetto se tutto fosse stato perfetto al primo test, ma non è stato così.”
“Abbiamo iniziato questo progetto alla fine dello scorso anno e abbiamo raccolto un bel po’ di simulazioni al CFD. È stato subito chiaro che però non era facile risolvere il problema dell’acqua vaporizzata.”
“Inoltre ogni circuito è diverso ed è impossibile simulare quanta acqua viene drenata dall’asfalto e quanta vaporizzata dagli pneumatici.”
Nuovi test per i para spruzzi
La nuova versione di paraspruzzi si testerà in autunno e la FIA è a lavoro ad una versione un po’ più “aggressiva” che potrebbe modificare in modo importante l’estetica delle attuali monoposto.
“I dispositivi testati erano relativamente piccoli e coprivano solo piccole parti delle ruote. Verrà testata una soluzione un po’ più ampia perchè l’obiettivo è ridurre gli spruzzi del 50%”, ha concluso Tombazis.
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