La FIA continua a dividere nel GP d’Austria: dopo il caso track limits sceglie di penalizzare Leclerc graziando Verstappen.
“Due pesi, due misure”. Così Gunther Steiner ha bollato l’operato della FIA in questo weekend austriaco. Il team principal della Haas si è detto decisamente stupito delle scelte della Federazione, che al Red Bull Ring ha scelto di non penalizzare Verstappen per un episodio di impeding su Magnussen. Ma ci arriviamo.
La confusione parte sin dal venerdì quando, durante le Qualifiche, le squadre incappano in quello che di lì a breve diventerà un vero e proprio caso track limits. I piloti, nel tentativo di cercare il tempo, allargano la traiettoria in curva dieci, superando, seppur per pochi millimetri, la linea bianca. Ma la FIA non fa sconti, tanto che, a fine sessione, saranno ben 47 i tempi cancellati. A rendere l’idea della confusione creatasi in pista, sono le immagini dei piloti che, pur consapevoli di non aver passato il turno, restano in macchina in attesa che la Federazione decida se cancellare i tempi di chi li precedeva, persino diversi minuti dopo la conclusione del giro.
“Ci hanno fatto sentire degli idioti”, lamenterà Verstappen a fine sessione. Ma proprio l’olandese sarà poi protagonista della prima delle scelte dubbie prese dalla FIA questo fine settimana.
Caso Verstappen: la FIA chiude un occhio, o forse due…
Come vi abbiamo raccontato, il due volte campione del mondo è finito sotto investigazione per un presunto impeding su Magnussen nel corso del Q1. Il danese, infatti, ha dovuto evitare la RB19 #1 che procedeva lentamente in curva 1. Comunque non abbastanza per gli steward. “La vettura #20 non ha dovuto mettere in atto una significativa manovra per evitare l’avversario”, si leggerà poi nel comunicato.
“Non c’è mai consistenza nelle scelte della FIA. Dipende tutto da chi fa cosa”, ha poi commentato il team principal della Haas Steiner. “A macchine invertite la penalità sarebbe stata sicura”, ha poi aggiunto.
Le scelte, quantomeno interlocutorie, della Federazione proseguono poi al sabato. Protagonista, nuovamente, Max Verstappen. Siamo nel corso dell’SQ1 e Lewis Hamilton si lancia per il suo giro. Dietro di lui l’olandese, che, sfruttando la scia della W14 affianca Lewis in approccio di curva uno. A quel punto il sette volte campione del mondo è costretto ad alzare il piede, lasciando transitare la RB19 che, nel frattempo aveva concluso il suo giro. A fine turno, complice un errore della squadra, Hamilton verrà eliminato. La rabbia di Lewis non viene però condivisa dalla FIA, che sceglie di non investigare sull’accaduto.
Leclerc: la FIA punisce l’assenza di comunicazione
A finire sotto la lente di ingrandimento della Federazione sarà, invece, la Rossa numero 16 di Leclerc. Il monegasco è accusato di aver ostacolato Oscar Piastri in curva 9. Analizzando le immagini, è innegabile che l’australiano ha dovuto modificare la sua traiettoria per evitare la SF-23, ma difficile che Leclerc potesse fare di più, considerando che stava approcciando la Pit Lane per poi rientrare ai box.
Circostanza che, comunque, non ha impedito alla FIA di penalizzare il monegasco di tre posizioni in griglia per la gara sprint. Ad influire sulla scelta dei commissari, l’assenza di comunicazione tra il muretto in rosso ed il pilota, come poi si leggerà nel comunicato ufficiale.
Insomma, diversi episodi, sicuramente diversi tra loro, ma che denotano una certa confusione. Le scelte della FIA, come spesso accade, dividono. Ma forse, questa volta, Steiner non ha tutti i torti…
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