Il GP della Gran Bretagna è uno dei più indicativi per capire le performance delle wing car. Vediamo insieme nel confronto delle ali posteriori, le scelte di carico per il circuito di Silverstone.
La pista di Silverstone è da sempre uno degli appuntamenti più apprezzati di tutto il campionato F1. I lunghi curvoni veloci mettono a dura prova diverse componenti della vettura, dall’aerodinamica alla meccanica e soprattutto le coperture. Vediamo insieme in questo confronto le ali posteriori scelte dalle squadre per il circuito di Silverstone.
Ferrari punta sul nuovo fondo
In attesa di vedere le ali posteriori delle altre squadre, analizziamo quelle scelte da Ferrari, Mercedes, Red Bull e Alpine. Come sappiamo, il circuito inglese richiede un livello di carico medio-alto per essere efficaci nei curvoni veloci si Silverstone. Ferrari per questo appuntamento punta tutto sull’ala monopilone da medio carico, caratterizzata da un mainplane a cucchiaio per essere più efficiente a ridosso degli endplate. Tra le quattro è quella che presenta un flap di Gurney piuttosto accentuato. Da quest’immagine non vediamo le beam wing che in questa tappa potrebbero subire degli aggiornamenti. Passando alla squadra campione del mondo, la RB19 adotta un’ala posteriore più carica rispetto a quella installata sulla SF-23. Sicuramente questa specifica renderà il posteriore della Red Bull più stabile, permettendo ai due alfieri di affrontare i tratti veloci del tracciato in modo aggressivo.
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Passando a Mercedes, la W14 adotta l’ala Barcellona caratterizzata da un profilo principale decisamente carico al centro. Infatti, è possibile vedere che la corda del mainplane è la più lunga del lotto e ha una curvatura piuttosto accentuata per cercare il maggior carico possibile. Resta il profilo a cucchiaio che “scarica” l’ala a ridosso degli endplate per recuperare efficienza aerodinamica. Tra le quattro, Alpine è la vettura che presenta il profilo principale a cucchiaio meno accentuato. Come per le altre, l’obiettivo è quello di generare carico al centro della vettura ed essere più efficienti nelle estremità dell’ala. Come Ferrari, anche la A523 adotta un flap di Gurney ma di dimensioni più ridotte rispetto a quello installato sulla SF-23.
La scelta di Ferrari sembra essere orientata ad una migliore efficienza piuttosto che al carico generato. Questo potrebbe essere un handicap nelle lunghe curve veloci come Copse e la sequenza Maggots, Becketts, Chapel. Vedremo se gli aggiornamenti introdotti in Spagna, Austria e il possibile nuovo diffusore a Silverstone permetteranno alla Ferrari di essere efficace sul circuito inglese.
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