La gara andata in scena ieri è stata lineare, senza interruzioni per Safety car o VSC. Vediamo in questa analisi, come sono andate le vetture nel passo gara durante il GP d’Italia a Monza.
La seconda sessione di prove libere andata in scena venerdì non ha restituito molti valori per capire i reali valori in campo. Storia differente nell’ultima sessione disponibile del sabato mattina, dove si sono delineati meglio gli effettivi ritmi delle vetture. Vediamo insieme nell’analisi, quello che è stato l’effettivo passo gara mostrato dai primi 7 classificati al GP d’Italia andato in scena a Monza.
Red Bull in gestione, Ferrari contiene il degrado

Come ormai dall’inizio della stagione, il passo gara mostrato da Red Bull sembra essere irraggiungibile dagli altri piloti. Come preannunciato nelle strategie di gara, la migliore opzione era quella a una sosta e quasi tutti i piloti hanno scelto di seguire i consigli di Pirelli. I primi 5 piloti giunti al traguardo sono partiti con la gomma gialla che ha consentito loro un ottimo primo stint a vettura carica di benzina. Sorprende il ritmo tenuto da Sainz fino al momento del sorpasso subito da Verstappen. Con un ritmo medio di 1:26.4, Sainz è riuscito a tenere testa ad un Verstappen costantemente negli scarichi. Ottimo passo anche per Leclerc che ha viaggiato con i due in testa per diversi giri. Ritmo tenuto fino a quando il campione del mondo in carica non si è preso la prima posizione. Infatti, da quel momento in poi, i due ferraristi hanno accusato del leggero degrado al posteriore che li ha fati rallentare.
analisi passo gara Italia
Leggermente più attardato Perez che ha dovuto combattere con un agguerrito Russell per diversi giri. Una volta completato il sorpasso in curva 1, il messicano è riuscito a ricucire il gap con i primi con un passo nell’ordine dell’ 1:26:5, circa 1/2 decimi migliore delle due Ferrari. Hamilton, partito con bianca usata, è riuscito a tenere un buon ritmo nelle prime fasi, grazie anche ai trenini di scia in rettilineo. Il suo passo nel primo stint si è aggirato attorno a 1:26,6 piuttosto costante. Tra il giro 19 e il 21, i primi 5 hanno effettuato la sosta per passare sulla bianca e concludere la gara. Qui i due ferraristi hanno effettuato un warm-up delle coperture più aggressivo. Questo ha sicuramente danneggiato la gomma sulla lunga distanza rispetto alle due Red Bull che sono state molto più dolci. Nonostante ciò, sia Sainz che Leclerc sono riusciti a tenere un passo nell’ordine dell’1:26,2.
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Nota di merito per Albon, partito con la gialla usata e che ha condotto un’ottima gara con grande ritmo. Nelle prime fasi il suo passo è stato simile ai primi, appena perso il trenino però è salito fino a 1:27/1:28, costringendolo al pit. Dopo la sosta al giro 15, Albon è riuscito a tenere un ottimo passo nell’ordine dell’1:26,5 in modo molto costante su gomma bianca usata.
Tensione nel finale per Verstappen

Nonostante il grande passo gara, la vittoria di Verstappen non è stata scontata. Infatti, negli ultimi giri di gara ha accusato diversi problemi che lo hanno visto perdere diversi secondi di vantaggio su Perez. L’olandese ha condotto una gara decisamente costante fino a questo inconveniente. Attorno al 46esimo giro, il suo ingegnere di pista Lambiase ha comunicato a Verstappen la presenza di un alert nelle temperature. L’ipotesi più accreditata della causa scatenante è quella dell’inseguimento ravvicinato su Sainz. Questo potrebbe aver danneggiato parzialmente le centraline del controllo temperatura. Rimane comunque il dubbio, visto che questo alert è giunto a fine gara, mentre la lotta è stata all’inizio. Probabilmente queste centraline hanno iniziato a registrare errori fino a quello critico che ha fatto scattare la comunicazione di Lambiase a Verstappen.
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