La F1 sbarca a Monza per il GP d’Italia, scopriamo insieme nell’analisi della pista le insidie del Tempio della Velocità.
Tempio della velocità, questo è l’appellativo che si è guadagnato l’autodromo di Monza per le sue velocità massime elevatissime. Il circuito che sorge all’interno del Parco di Monza si sviluppa su 5,793 km e 11 curve. Poche le frenate presenti in circuito ma molto impegnative per gli impianti frenanti. Due saranno le zone DRS, sul rettifilo principale e tra Lesmo 2 e la Variante Ascari. Ovviamente gli assetti scelti vireranno verso il minimo carico aerodinamico per sviluppare punte velocistiche più elevate. Vediamo insieme quali sono i punti critici nell’analisi della pista di Monza.
Settore 1
Il giro si apre nel rettifilo principale e porta alla prima variante, un lento destra sinistra da percorrere in 2°/3° marcia. Poco prima della variante c’è però la frenata più severa del circuito, dove si sviluppano oltre 5 G di decelerazione massima. Infatti, qui si raggiungono le velocità più elevate, anche grazie all’uso del DRS in scia. Ne è un esempio lo scorso anno con Sainz che ha raggiunto i 360 km/h. C’è da porre attenzione anche ad un altro elemento della vettura, il plank, ovvero il pattino sotto la vettura. Questo potrebbe consumarsi eccessivamente e oltrepassare il limite minimo. Altro elemento di cui tener conto sono i bump prima durante la staccata che potrebbero scomporre la vettura. Usciti dalla prima variante si accelera verso Curva Grande (Biassono), una piega a destra che si affronta in pieno.
Analisi pista Monza
L’uscita dalla Biassono porta alla variante della Roggia, un sinistra-destra decisamente complesso da affrontare. La frenata che la precede porta a sviluppare anche qui oltre 5 G di decelerazione e presenta anche un cambio di asfalto che potrebbe renderla più complessa.
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Settore 2
Il secondo settore è il più tecnico del tracciato e si apre con la variante della Roggia. Qui i piloti tenderanno ad aggredire i cordoli, con il rischio di saltarci sopra e finire nella ghiaia in uscita. Proprio questa parte rappresenta lo scoglio della variante, infatti, è facile oltrepassare il limite della pista. Da qui si approccia verso le due curve di Lesmo, due pieghe a destra ravvicinate. Ad aiutare nella percorrenza c’è un piccolo accenno di banking che “invita” la vettura in curva. Leggermente più complessa la seconda dove il limite della pista è la ghiaia ed è facile raggiungerla. Da qui si procede in discesa verso la curva del Serraglio dove sarà possibile utilizzare anche il DRS.
Settore 3
L’ultimo settore del tracciato si apre con una frenata da calibrare attentamente. Infatti, è quella che precede la Variante Ascari e porta a sviluppare oltre 5 G di decelerazione. Qui il punto di staccata condiziona fortemente la percorrenza di tre cambi di direzione molto ravvicinati e che potrebbero scomporre la vettura. Usciti dalla Variante si va verso la Parabolica attraverso il rettilineo opposto a quello principale. Giunti alla curva Michele Alboreto i piloti useranno i freni per sviluppare poco più di 4 G di decelerazione e la affronteranno a circa 220 km/h. Con tutta questa velocità di percorrenza gli assetti meccanici scelti punteranno su delle sospensioni capaci di trasferire il carico lateralmente e un settaggio del differenziale leggermente più aperto. Inoltre, ci sarà da porre l’attenzione all’uscita di questa curva per evitare i track limits.
Le scelte Pirelli per la pista di Monza
Gara di casa anche per il costruttore degli pneumatici che qui porta le mescole più morbide disponibili in gamma. Essendo trazione e frenata gli elementi critici della pista, Pirelli ha optato per questa tipologia di mescole, al fine di offrire le migliori prestazioni. Inoltre, non vanno sottovalutati i carichi laterali a cui saranno sottoposte in Curva Grande e in Parabolica, dove si sviluppano diversi G laterali. Per la seconda volta in questa stagione verrà testato il nuovo sistema di allocazione delle gomme (ATA), per ridurre il numero di set da produrre. Ricordiamo che questo format prevede la bianca in Q1, gialla in Q2 e rossa in Q3.
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