L’analisi del GP di Singapore: Hamilton avrebbe vinto al posto di Russell e Leclerc andava fermato durante la VSC?
Sul podio di Marina Bay, a stonare con i sorrisi di Sainz e Norris è stato il volto risentito di Lewis Hamilton che, pur soddisfatto di un terzo posto probabilmente insperato prima del via, era consapevole di aver perso una grande occasione.
Ma capiamo perché.
L’inglese ha condotto gran parte della corsa alle spalle del compagno Russell. Così anche al giro 44, quando il box Mercedes ha richiamato le due W14 per passare su gomme medie sfruttando il regime di VSC.
Durante la doppia sosta, come ovvio, Lewis ha dovuto attendere che venisse completato il cambio gomme di Russell, tornando in pista a quasi cinque secondi dal compagno.
A quel punto il piano era semplice. Spingere al massimo sino a raggiungere il duo di testa Sainz-Norris. Analizzando i giri di Hamilton e Russell, si nota come il 63 abbia dato uno “strappo” alla gomma sin dal primo giro. Se, infatti, Lewis transita sul traguardo in 2.13.606, George è più veloce di ben due secondi (2.11.669).
Da lì in poi, non c’è stata storia. Dal giro 46 al 60 Hamilton ha girato più rapido del compagno in 11 passaggi su 15, chiudendo il gap di cinque secondi che li separava.
Dopo essersi liberati di Leclerc, il duo Mercedes è rapidamente arrivato negli scarichi di Norris. Quando è però arrivato il momento di attaccare la McLaren numero 4, Russell pare aver pagato lo strappo dato alla gomma nel giro out. Il gap prestazionale non era più sufficiente e, complice il DRS fornito da Sainz, Lando è riuscito a mantenere la seconda posizione.
A ruoli invertiti, Hamilton sarebbe passato? Difficile dirlo, ma sicuramente aveva più possibilità di Russell. Il 44, infatti, aveva intelligentemente conservato più gomma, arrivando con gli pneumatici decisamente più freschi rispetto al compagno negli scarichi di Sainz e Norris. E, una volta, sopravanzata la McLaren, lo spagnolo della Ferrari, senza DRS, sarebbe stata preda facile per Lewis.
“Ad un certo punto della gara, ero convinto avremmo fatto doppietta“, ha poi dichiarato amareggiato l’inglese.
Leclerc: andava fermato sotto VSC?
Capitolo Leclerc. Il monegasco, a differenza di Lewis, non ha nulla da recriminare al compagno Sainz ma, semmai, alla ormai canonica sfortuna. Il 16, dopo una partenza eseguita alla perfezione, ha condotto il primo stint alle spalle di Carlos, nell’inedito ruolo di scudiero.
Il primo episodio ad aver inciso negativamente sulla sua corsa è stato l’ingresso in pista della Safety Car al giro venti. Il monegasco, infatti, ha rallentato il gruppo prima della sosta per permettere ai suoi meccanici di svolgere un doppio pit. Una volta sostituiti gli pneumatici, tuttavia, Charles ha dovuto attendere il transito di diverse vetture prima di ripartire, riemergendo in sesta posizione.
Il monegasco, liberatosi di Perez e Verstappen, si trovava poi in quarta posizione quando, al giro 44, è stato imposto il regime di Virtual Safety Car. A quel punto, la chiamata del box è chiara: “Fai l’opposto di Hamilton“, L’inglese rientra, Leclerc resta in pista.
Decisione corretta? A vedere la rimonta Mercedes con gomma nuova sembrerebbe di no, ma in realtà lo è.
L’idea del box Ferrari era quella di mettere la SF-23 numero 16 davanti alle due W14 nel tentativo di rallentarne la rimonta. Russell, peraltro, nel sorpassare il monegasco ha perso due secondi risultati poi decisivi per l’esito della corsa di Sainz.
Qualora si fosse fermato, Leclerc sarebbe probabilmente arrivato al gruppo di testa, ma pur sempre alle spalle di Hamilton. A quel punto è difficile immaginare che, entrambi con gomme fresche, Lewis l’avrebbe lasciato passare.
La chiamata del box è risultata assolutamente corretta e forse decisiva per difendere la vittoria di Carlos.
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