Un risultato inaspettato per tutti i tifosi della Ferrari. Vediamo, nell’analisi della telemetria, come ha fatto Leclerc a firmare la pole ad Austin in una qualifica tiratissima.
Prima di approcciare il circuito texano, le simulazioni vedevano la solita Red Bull davanti a tutti e la McLaren subito dietro. Questo per via del medio-alto carico aerodinamico richiesto e di un solido anteriore per affrontare le sequenze di curve ad alta velocità. Tuttavia, Ferrari sembra aver lavorato molto bene nella gestione degli assetti meccanici per consentire migliori trasferimenti di carico nei vari cambi di direzione senza penalizzare la sua forza in trazione. Scopriamo insieme, nell’analisi della telemetria, il giro realizzato da Leclerc nell’ultimo tentativo della qualifica di Austin e confrontiamolo con Norris e Verstappen.
Confronto giro veloce qualifica Norris-Leclerc
Il confronto tra i due piloti ci permette di ipotizzare dove sia il decimo di secondo che li separa sul cronometro. In curva 1 i due piloti giungono quasi appaiati, con Lecler che molla l’acceleratore qualche metro dopo Norris. Questo gli permette di portare diversi km/h in più, necessari per uscire il prima possibile e correre verso lo snake. Le velocità di ingresso in questa sezione sono sovrapponibili. Qui Leclerc decide di sacrificare la prima curva, scelta che paga subito dopo, infatti, nelle successive riesce a portare molta più velocità. Inoltre, possiamo vedere anche che il monegasco ha agito diverse volte sul freno a differenza di Norris. Questo indica che l’anteriore della SF-23 è ancora carente e Leclerc sfrutta i trasferimenti di carico per renderlo più preciso. Una magia che gli ha permesso di guadagnare circa un decimo, fondamentale per la pole.
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In curva 11 sono si confermano le ottime capacità di frenata della Ferrari, con la SF-23 #16 che ha staccato circa 5 metri dopo, riuscendo comunque a portare più velocità in curva. Il lungo rettilineo vede le due vetture quasi sovrapposte, con Ferrari in leggero vantaggio. Ma è proprio nel terzo settore che Leclerc riesce a dire la sua e mantenere il decimo di vantaggio guadagnato. La vera e propria magia la fa in curva 16, dove sceglie una traiettoria più a V per trazionare meglio e primeggiare nella lunga curva a destra ad uncino. Questa mossa ha infatti permesso a Leclerc di percorrerla più velocemente e arrivare in curva 18 con 8 km/h di vantaggio. Tuttavia, questo lo ha leggermente penalizzato nella velocissima piega a sinistra successiva, riuscendo comunque a chiudere subito dopo il gap velocistico. Anche alla 20 Leclerc ha adottato la stessa strategia di curva 16, traiettoria più spigolosa per uscire a fionda sul traguardo.
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Leclerc VS Verstappen e quei 5 millesimi da emozione
Confrontando i due migliori giri di entrambi i piloti possiamo provare a trovare quei 5 millesimi di secondo che separavano Leclerc da Verstappen prima che venisse cancellato il tempo di quest’ultimo. Alla frenata di curva 1 Leclerc è in leggero vantaggio velocistico, ma molla prima per fare bene la prima curva. Giunti allo snake, Verstappen sacrifica molto l’ingresso per volare poi nella parte centrale. Infatti, le velocità minime e massime sono tutte a suo vantaggio. Di colpo Leclerc rifila quasi 8 km/h a Verstappen in curva 8 e arrivano alla 11 appaiati. Nel lungo rettilineo, l’efficienza della SF-23 emerge e porta Leclerc a + 7km/h prima della staccata. Nel terzo settore il gap si riduce con i due piloti che si spartiscono le migliori percorrenze nelle curve. Il tratto 13-14-15 è andato a Leclerc, che grazie alla trazione della SF-23 è riuscito ad arrivare forte alla 16 per prepararla al meglio.
Anche nel confronto con Verstappen, nella percorrenza del tratto 17-18 è Leclerc ad avere la meglio con un vantaggio costante di circa 5-6 km/h. Tuttavia, questo vantaggio di Leclerc viene annullato dal campione del mondo in curva 19 con una percorrenza di quasi 30 km/h più veloce, portandolo fuori pista poco dopo e perdendo il giro.
Crediti copertina articolo: Ferrari Media Center
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