Nella conferenza stampa post qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti c’è stato spazio per parlare anche dei caschi e della loro personalizzazione di weekend in weekend. I piloti vorrebbero avere più libertà nella scelta del design del proprio casco.
Molti piloti, in particolare Sebastian Vettel, amano cambiare i propri caschi in base al luogo che ospita un round del campionato di F1. Ricorderete infatti quando il tedesco si presentava quasi con un casco diverso per ogni weekend, all’epoca in forza alla Red Bull. Caschi F1.
Dal 2014 però, il regolamento è cambiato ed è aumentata parecchio la restrizione sul design dei caschi. Stando a quanto sostiene l’articolo 9.1 del regolamento sportivo, “i piloti non possono cambiare significativamente il design del proprio casco – con una sola eccezione – per aiutare i fan a identificare meglio i piloti.”. Caschi F1.
I piloti non ci stanno Caschi F1
Kvyat la prima vittima
Daniil Kvyat non è stato autorizzato da Michael Masi, direttore di gara, ad utilizzare il casco celebrativo che vedete in foto per l’ultima edizione del GP di Russia.
Masi aveva spiegato allora la decisione presa dicendo che Kvyat aveva già utilizzato due caschi molto differenti da quelli usati nella maggior parte delle gare nel corso di questo 2019.
Ovviamente, il russo ha disprezzato la decisione dei giudici, sostenendo che la regola sia “una cavolata”.
L’appello di Hamilton. Caschi F1.
Lewis Hamilton, sempre molto attivo sui social, ha avviato la discussione via Instagram prima del Gran Premio del Messico: “Quanti di voi pensano che sia me*** che la FIA consenta ai piloti di cambiare il design del casco solo una volta durante l’anno? È l’unica cosa con cui un pilota è in grado di esprimere la propria creatività e la bloccano. Chi pensa che dovremmo essere liberi di esprimerci e avere più cambiamenti? Ditemi cosa ne pensate!” Caschi F1.
La risposta di Vettel, Verstappen e Bottas
Puntuale la risposta di Valtteri Bottas, Sebastian Vettel e Max Verstappen che hanno detto la loro opinione durante la conferenza stampa post qualifica negli USA.
Il poleman, nonché compagno di squadra di Lewis, ha detto: “A volte è bello mantenere lo stesso casco, ma di sicuro a volte sarebbe bello fare qualcosa di speciale, ogni tanto. Ovviamente tutti potrebbero avere un’occasione speciale sai, un collegamento speciale con un certo paese dove vuoi fare qualcosa di speciale o rispettare qualcuno che conosci o qualunque cosa. Sarebbe bello vedere un po’ più di libertà perché è una cosa personale. Dovremmo avere il controllo di questo piuttosto che chiunque altro”.
Sebastian Vettel, che come si può notare ama cambiare la colorazione dei propri caschi, segue la stessa tesi portata avanti da Bottas: “Bene, lo cambio comunque, quindi… Penso che sia il nostro casco e dovremmo essere liberi di fare quello che vogliamo, quindi penso che il fatto di avere una regola sia la cavolata maggiore. Penso che sia una parte di noi, abbiamo ancora poco spazio per esprimerci e il casco è probabilmente l’unico modo per farlo. Se alla gente piace è fantastico, se non piace pazienza, non è il loro casco. Penso che dovremmo essere noi gli incaricati a progettare il casco nei suoi colori.”.
Verstappen concorda con VetteL e aggiunge: “Ho sempre amato quando Seb era alla Red Bull e cambiava il suo casco quasi ad ogni gara. Era bello perché ti chiedevi “cosa starà inventando adesso?” Ne faccio alcuni, ma non ho intenzione di dire che farò un casco diverso ad ogni gara perché è solo uno sforzo eccessivo nel progettare il casco, ma penso che se vuoi renderlo blu o rosso, la prossima gara, perché no? È il tuo casco e dovresti essere in grado di fare quello che vuoi. Ovviamente in passato ci sono stati dei piloti che hanno sempre avuto lo stesso casco e poi dicono “sì, ma è così che possiamo distinguere i piloti” ma in fin dei conti abbiamo i numeri nella parte laterale dell’auto. Abbiamo comunque l’halo sulla parte superiore, quindi cerchiamo di fare ciò che vogliamo con il casco ora”.
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