F1 | Il calendario deve cambiare: le chiare richieste di Verstappen e Leclerc

Charles Leclerc e Max Verstappen hanno messo in chiaro i loro auspici per il calendario della F1, che ha bisogno di modifiche.

Il calendario della F1 lascia molto (e molti) a desiderare, in primis piloti del calibro di Charles Leclerc e Max Verstappen. L’ultima tappa statunitense, nella spettacolare cornice di Las Vegas, ha creato non pochi grattacapi. Il tardo orario di svolgimento delle sessioni è risultato una vera sfida per team e i piloti, ma i cambiamenti richiesti non si fermano a questo.

F1 Leclerc Verstappen Calendario
Partenza del Gran Premio d’Italia, con Carlos Sainz davanti a tutti – @F1inGenerale

Uno dei temi di discussione più sentiti nel paddock, negli ultimi mesi, è legato al calendario della Formula 1. Le ipotesi e le richieste generali sono varie. Si spazia dalla volontà di avere meno appuntamenti al numero di Sprint Race, passando per questioni legate alla sostenibilità. Durante la conferenza stampa del Gran Premio di Abu Dhabi, Charles Leclerc e Max Verstappen hanno espresso la loro opinione.

Interrogato sul finale della prossima stagione, che prevede un triple-header da Las Vegas ad Abu Dhabi, passando per il Qatar, l’olandese non fa giri di parole: “La parte complicata è capire in che fuso orario sei. Qui quello che aiuta è che le sessioni si svolgono sul tardi. Provi a dormire bene la notte, ma penso che, per il futuro, qualche cambiamento vada fatto“.

Un futuro più sostenibile

Una cosa è chiara a tutti: un Mondiale che spazia fra (quasi) tutti i Continenti si scontrerà certamente con problemi legati alla sostenibilità, per quanto concerne gli spostamenti. “Fa strano quando devi volare qui dall’altro alto del Mondo – spiega Max VerstappenNon è molto ecologico, probabilmente, e non è sostenibile neanche per il corpo umano“.


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Alla fine affrontiamo il problema, ma non credo sia ottimale. Parleremo con la Formula 1 per capire se c’è un modo per migliorare, nel futuro. Credo possiamo trovare un modo più efficiente di organizzare il calendario, ma già dalla prossima stagione si stanno facendo dei passi in avanti“.

A Las Vegas non ho avuto problemi – racconta, invece, Charles Leclercvenendo qui, però, dopo 16 ore di volo, mi sono sentito molto stanco. Ho dormito come un bimbo, la prima notte, e ora sto bene. Parlando con il personale nel paddock, tuttavia, è evidente siano in molti a patire la stanchezza. L’anno prossimo potrebbe essere anche peggio, dato che chiuderemo con un triple header“.

Penso che dobbiamo ripensare il modo in cui organizziamo specialmente l’ultima parte della stagione“, conclude il monegasco.

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