La mossa della Red Bull di rimandare in pista Perez per scontare la penalità durante la gara a Suzuka sembrerebbe sfruttare una zona grigia del regolamento: è davvero così?
I cinque secondi di penalità da scontare da parte di Sergio Perez hanno spinto la Red Bull a rimandare temporaneamente in gara la vettura #11, apparentemente sfruttando una zona grigia del regolamento.
Riavvolgiamo il nastro. Perez aveva danneggiato la sua ala anteriore nelle primissime fasi di gara; ha poi approfittato della Safety Car per rientrare ai box e sostituire l’ala.
Il messicano ha pochi giri dopo arrecato nuovamente danno alla sua RB19. Un contatto con la Haas di Kevin Magnussen ha costretto la Red Bull a richiamarlo ai box per montare una nuova ala anteriore.
Tuttavia, i danni sulla sua vettura hanno spinto la Red Bull a ritirare la macchina. Perez ha poi subito la penalità (giudicata leggera da altri piloti) di cinque secondi per l’incidente con Magnussen. Al fine di non portarsi la penalità in Qatar con la trasformazione in una retrocessione in griglia, Perez è rientrato nell’abitacolo ed è tornato in pista per completare i due giri necessari per scontare la penalità.
La mossa ha fatto discutere e dopo la gara l’inviato di Sky UK aveva confermato che la FIA avrebbe provveduto a chiudere questo buco nel regolamento. Ma andiamo a vedere perché non è effettivamente una zona grigia del regolamento.
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Il regolamento sportivo recita, nel suo articolo 54.3 (d), “Se viene inflitta una penalità a un pilota e quel pilota non è in grado di scontare la penalità a causa del ritiro dalla sessione di sprint o dalla gara, gli steward possono imporre una penalità sulla posizione in griglia al pilota nella sua prossima gara.”
E allora, Red Bull ha sfruttato davvero una zona grigia?
Stando a quanto riportato nel regolamento, non c’è niente che impedisca a una vettura di rientrare in gara purché rispetti gli standard di sicurezza e le norme tecniche (come ad esempio quelle legate al parco chiuso). È infatti capitato in passato che un team opti per rimettere la vettura in pista dopo un ritiro per testare la vettura.
Red Bull ha scelto di ritirare l’auto di Perez in quanto non in grado di fornire una performance di livello a causa dei danni (per intenderci, come accaduto a Leclerc a Zandvoort). Tuttavia, i danni non erano eccessivi al punto da non permettere la riparazione sufficiente (e consentita a livello tecnico) per poter semplicemente uscire dal box, scontare la penalità e ritirare di nuovo la macchina.
Dunque non è necessario rivedere questa regola, già abbondantemente chiara e rispettosa degli standard di sicurezza. Regola che peraltro necessiterebbe di una votazione della F1 Commission per poter subire eventualmente delle modifiche.
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