Nelle interviste post gara, Mattia Binotto ha spiegato i problemi di affidabilità che hanno colpito la Ferrari di Vettel e il motivo dello stop in pista che ha causato la neutralizzazione della gara. problema Ferrari Vettel
Il team principal Ferrari, Mattia Binotto, ha confermato che è stato il muretto ad ordinare a Sebastian Vettel di fermare immediatamente la sua monoposto dopo un problema all’MGU-K.
“Inizialmente avevamo comunicato di tornare lentamente ai box ma, dopo aver analizzato la situazione, quella di fermarsi in pista era la cosa più sicura da fare.”
Vettel si è ritirato al 28° dopo il suo pit stop per un problema alla Power Unit che ha reso necessario lo stop in pista nella via di fuga di curva 16.
Il problema di affidabilità ha spinto la direzione gara a neutralizzare la gara con Virtual Safety Car che, ironia della sorte, ha regalato la vittoria alla Mercedes si Lewis Hamilton con un pit-stop “gratuito” data la velocità ridotta in regime di VSC (dati percorrenza pit lane Russia).
“Abbiamo avuto un problema al motore, nel dettaglio nella parte ibrida della power unit, e abbiamo perso l’isolamento sull’auto”, ha spiegato Binotto.
“Per motivi di sicurezza [c’era il rischio di una folgorazione ndr], abbiamo richiamato Sebastian per fermarsi immediatamente.”
“Ovviamente è un peccato, perché 100 metri dopo c’era la pit lane, ma è stata la cosa più sicura da fare per Seb e per la sicurezza dei commissari.”
Il direttore gara della FIA, Michael Masi, ha subito neutralizzato la gara; una “facile decisione” secondo l’australiano.
“Non ci ho pensato due volte nello schierare la VSC data la natura dell’incidente della Ferrari di Vettel e la posizione della macchina in pista.”
“Con problemi elettrici, la macchina non era sicura e lo sarebbe rimasta fino alla fine della gara”, ha aggiunto Masi.
“Per recuperare la monoposto nel modo più sicuro possibile e far entrare in pista i commissari, è stata una decisione molto semplice quella di far uscire la VSC”, ha concluso il direttore di gara.
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