La federazione internazionale ha emanato un elenco di quattro punti per bandire i movimenti delle ali. Ecco come la direttiva TD018, introdotta dalla FIA, vuole eliminare le ali flessibili.
Da anni la flessione delle ali è un argomento che tiene banco tra i vari team. Infatti, questo fenomeno può portare a ovvi vantaggi in termini di resistenza all’avanzamento ad alte velocità. Questo espediente però sembra essere destinato alla sua cancellazione, già dalla gara di Singapore. Per essere conformi alla nuova direttiva, le squadre dovranno presentare i disegni alla FIA entro l’8 settembre per le verifiche. Vediamo adesso come la FIA vuole eliminare le ali flessibili con la nuova direttiva tecnica TD018.
Chi subirà di più il colpo?
Già da alcune gare si vociferava di interventi mirati alla flessione delle ali, con la AMR23 la prima vettura a subirne le conseguenze. Quest’ultima, infatti, si è vista bocciare alcune componenti dopo il GP dell’Azerbaijan, probabilmente proprio per un’eccessiva flessione delle stesse.
Questa nuova direttiva è stata diramata alle squadre prima del rientro dalla pausa estiva. Secondo la federazione, infatti, si sono osservate alcune “aree di cedevolezza localizzata appositamente progettate” e altri “movimenti progettati per migliorare le prestazioni”.
Con queste note, la FIA chiarisce cosa porti a violare l’articolo 3.2.2 del Regolamento tecnico F1. Infatti, proprio in questo paragrafo è espresso categoricamente che ogni componente aerodinamica deve essere “rigidamente fissata e immobile rispetto al loro quadro di riferimento. Inoltre, queste componenti devono sempre rientrare in una superficie uniforme”.
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Ecco, quindi, che la federazione ha introdotto la nuova TD018, che nei suoi quattro punti definisce che le soluzioni sono illegali se:
direttiva TD018 FIA ali flessibili
- Gli elementi delle ali (anteriori e posteriori) che possono muoversi verticalmente, lateralmente o in longitudinale rispetto alla carrozzeria dove sono fissati.
- Le componenti alari che possono ruotare rispetto al punto di fissaggio alla carrozzeria
- Progetti che prevedono l’utilizzo di raccordi elastomerici, zone più fragili del profilo o del componente laminato sottile e flessibile in corrispondenza di un giunto. Questi, inoltre non devono deviare fuori dal piano o torcersi per consentire un movimento localizzato rispetto al punto di fissaggio alla carrozzeria.
- Progetti che prevedano dei bordi di uscita “flessibili” sulle ali per evitare la creazione di fessure localizzate
Come procederà la FIA al controllo?
La federazione, dopo questa nuova direttiva ha cambiato anche il metodo di verifica, considerando insufficienti i controlli statici. Dalle prossime gare, le squadre dovranno presentare i disegni di assemblaggio e fissaggio delle parti che collegano l’ala anteriore al musetto. Questo varrà anche per l’ala posteriore, dove verranno esaminati anche le paratie e il crashbox posteriore.
L’introduzione a Singapore permetterà alle squadre di adattarsi a questa nuova TD018, anche se i disegni dovranno essere consegnati tra poco più di una settimana. Possiamo quindi dire che Monza sarà l’ultima tappa dove vedremo le ali flessibili in campo e poi il nulla. Sicuramente si saranno dei nuovi valori in campo, con alcune vetture che potrebbero perdere prestazione nei rettilinei.
Dopo la TD39, questo è il secondo cambio regolamentare a stagione in corso. Che ci sia la mano di qualche squadra dietro a questa nuova normativa tecnica?
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