Leclerc non capitalizza la pole di Baku e lascia la porta aperta a Piastri: per Charles però c’è un “giallo” da capire sull’undercut della McLaren.
Per Leclerc è l’ennesima pole non capitalizzata a Baku: il monegasco ha analizzato la propria gara, ammettendo un “errore di valutazione” e concentrando la propria curiosità sul “giallo” dell’undercut McLaren.
Il sorpasso di Piastri è un capolavoro: la staccata è portentosa e vale l’aggancio alla leadership del gran premio. Leclerc avrebbe tuttavia potuto forse difendersi con maggior intensità? Il monegasco ha parlato della propria corsa ai microfoni Sky.
Piastri, il sorpasso vale la vittoria: l’analisi di Leclerc a Baku
“È stata una scelta sbagliata”, ha ammesso il ferrarista. “Ho visto che si spostava, non sapevo se volesse entrare, ma non ero molto preoccupato. Sapevo che il DRS era molto forte e io ero ancora nella fase in cui dovevo portare le gomme in temperatura“
Leggi anche: F1 | Una Baku dolce amara per Ferrari: l’analisi di Vasseur sul contatto Sainz-Perez
In questo frangente il #16 non può azzardare mosse disperate con pneumatici ancora freddi. “Non potevo permettermi di stressare troppo i freni come lui. Ho scelto di stare sulla linea sulla destra per poi riprendere il DRS. Pensavo sarebbe stato più facile sorpassarlo dopo. Ma è andata diversamente. Ma è andato con un fulmine dopo, anche quando avevo il DRS. Cercavo di stare il più attaccato possibile poi in vista dell’ultima curva, ma non sono mai stato abbastanza vicino.”
“È stato un errore di giudizio. Non so cosa potessi fare per prepararmi meglio a questa evenienza, al fatto che le McLaren riuscivano a spingere la parte cinetica con maggior efficienza sul rettilineo.”
L’undercut di Piastri: Leclerc vuole vederci chiaro
La vera discussione per Leclerc non è sulla difesa del ferrarista. Charles si concentra maggiormente sull’undercut subìto dallo stesso Piastri, fermatosi un giro prima del monegasco. “C’è qualcosa che non torna: è il gap prima della sosta e dopo il pit-stop. Ci aspettavamo tanto “warm up” con le hard. Invece da un gap di 6 secondi, prima della sosta, mi sono ritrovato Piastri incollato dopo il cambio gomme. Dobbiamo analizzare quella situazione. È probabilmente lì che abbiamo fatto il vero errore.”
“Non avevo fatto un long run fino alla gara. Il degrado sulle medie avevo sempre sostegno nella parte lenta. Con la hard no e avrei dovuto forse avere un setup un po’ diverso.”
Seguici anche sui social: Telegram – Instagram – Facebook – Twitter
