Leclerc ha commentato le qualifiche sottotono Ferrari in Australia con una frase criptica, entriamo nel dettaglio con questa analisi.
Uno dei temi chiave del sabato a Melbourne è sicuramente stata la scuderia del Cavallino, che si è piazzata solamente in 7a e 8a posizione. Grande differenza dunque rispetto alla giornata di ieri, dove Leclerc ha chiuso in prima posizione forte di una vettura veloce e ben bilanciata. Tuttavia, ad attirare l’attenzione è stato proprio il commento del monegasco ai microfoni di Sky. Egli ha infatti asserito di conoscere il motivo di tale peggioramento aggiungendo che la perdita di performance “è stata una scelta consapevole”, loro malgrado, da parte del team. Vediamo in quest’analisi cosa può essere successo alla Ferrari nelle qualifiche di Australia.

Assetto da bagnato in vista della gara?
Considerando le condizioni meteo della gara di domani, l’ipotesi più immediata è che il team abbia sacrificato la qualifica asciutta privilegiando la gara, che sarà bagnata. Le principali caratteristiche di un classico assetto da bagnato sono: aerodinamica più carica, minori rigidezze meccaniche e maggiore altezze da terra.
Tale ipotesi però, sfortunatamente per i tifosi della rossa, non risulta essere la più accreditata. In primis perchè le F1 moderne hanno un’aerodinamica così pronunciata che, anche in caso di pioggia, al netto di qualche accorgimento, il setup non viene più rivoluzionato in quelle direzioni come si faceva in passato, al fine di mantenerla nella finestra ottimale. Inoltre, le parole del monegasco, per quanto consapevoli, non sembravano fiduciose e “di attacco” in vista della gara. Egli ha infatti lasciato intendere che anche nella giornata di domani si tratterà di limitare il danno.
Quale può essere il reale motivo?
Il calo di performance della Ferrari rispetto alla giornata di ieri sembra essere principalmente da imputare ad una diminuzione del carico aerodinamico. Dal momento che il pacchetto della monoposto non ha subito modifica, il più plausibile elemento aerodinamico indiziato non può essere che il fondo, nonchè il componente che produce la maggior percentuale di downforce dell’intera monoposto. In particolare, quest’ultimo è estremamente sensibile all’altezza dal suolo.
Di conseguenza, un’ipotesi plausibile è che in Ferrari abbiano dovuto ad alzare la vettura. Un esempio di motivazione potrebbe essere ridurre l’usura del pattino sul fondo, monitorata dalla federazione in quanto limitata da regolamento. La seguente criticità nascerebbe dai molteplici cordoli alti – soprattutto nelle curve 1, 4, 6 e 10 – che costituiscono il circuito di Melbourne. Infatti, specie se percorsi aggressivamente, vanno ad incrementare notevolmente questo fenomeno. La seguente supposizione si sposerebbe appieno anche con le dichiarazioni. Per giunta, sarebbe comprensibile la volontà da parte di Leclerc di non entrarvi pubblicamente nello specifico. Ciò implicherebbe che, nonostante l’ottima performance, la Ferrari si sia resa conto che, con il livello di usura del plank rilevato post libere per l’intera durata del GP, avrebbe rischiato di avvicinarsi troppo al limite regolamentare.
Questo fenomeno avrebbe potuto presentare ripercussioni anche sul fronte dell’affidabilità, con il rischio di danni al fondo potenzialmente fatali, come accaduto a Kimi Antonelli in qualifica.
Quali sono le conseguenze?
In tal caso, aumentando la ride height rispetto a quella ottimale, la mappa aerodinamica della vettura subirebbe delle variazioni. Questo comporterebbe una riduzione del carico aerodinamico, con una conseguente perdita di performance sia in curva che in trazione, in linea con ciò che si è verificato in pista. Il che andrebbe, va ricordato, comunque in direzione opposta ad un eventuale assetto da bagnato, indizio che non si tratterebbe di una soluzione volutamente adottata in vista della gara. Inoltre, l’aumento dell’altezza da terra può influenzare anche la posizione del centro di pressione aerodinamico, alterando l’aerobalance, che si è cercato di correggere durante le FP3 attraverso numerosi cambi di setup. Ciononostante, in qualifica il bilanciamento è risultato sottosterzante, non favorendo sia la percorrenza in curva che la trazione.
Per la tranquillità dei tifosi, è importante però sottolineare che l’eventuale necessità di alzare la vettura sarebbe legata alle caratteristiche nonchè condizioni del circuito. Di conseguenza, non rappresenta un’indicazione che possa avere ripercussioni sul resto della stagione. Ciò è confermato dall’ottimismo verso il campionato nonché la vettura, che il pilota del cavallino ha comunque tenuto a ribadire.
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Crediti immagine di copertina: ©F1